I carabinieri di Luzzara hanno denunciato un uomo di 53 anni residente in un comune della Bassa reggiana con l’accusa di maltrattamenti in famiglia aggravati.
Ad accendere i riflettori su questa vicenda è stata la stessa moglie, che nel corso di una sofferta deposizione ha denunciato come dal luglio del 2023 avesse subìto tra le mura domestiche – con frequenza crescente – maltrattamenti fisici (con lancio di oggetti addosso) e atti praticamente quotidiani di vessazione psicologica: insulti (frasi umilianti e denigratorie) e minacce (“ti tolgo i figli”) da parte del marito anche in presenza dei figli minori della coppia.
Nell’ultimo e più grave episodio, accaduto lo scorso gennaio, l’uomo, dopo averla minacciata con frasi del tipo “Io ho tutte le tue foto e i tuoi video”, ha offeso la moglie con gravi epiteti ingiuriosi, le ha lanciato contro il cellulare (che l’ha colpita sull’occhio sinistro), l’ha schiaffeggiata e l’ha aggredita con un calcio alla pancia, causandole lesioni giudicate guaribili in 21 giorni dal personale sanitario a cui la donna si era rivolta. Con l’aggravante, in questo caso, di aver commesso il tutto davanti ai figli.
La Procura di Reggio, alla luce di quanto emerso e riscontrato dalle indagini dei carabinieri, ha chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Reggio l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla moglie: non potrà avvicinarsi all’abitazione della donna e al domicilio delle persone offese, ai luoghi frequentati abitualmente dalla moglie e dai figli e a quelli frequentati dai parenti più prossimi della donna; dovrà mantenere da loro una distanza di almeno mille metri e non potrà comunicare con loro con nessun mezzo e in nessun modo.
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