Il derby emiliano Landini-Colla per guidare la Cgil

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E’ la prima volta che la Cgil va alla conta per scegliere il nuovo segretario generale. Il congresso si apre oggi 22 gennaio a Bari e vedrà in scena un testa a testa tra Maurizio Landini e Vincenzo Colla.
Alla convention, che si chiuderà venerdì, parteciperanno in tutto 868 delegati. Gli invitati sono circa 1.500 con gli oltre 100 ospiti delle delegazioni straniere in rappresentanza di 40 Paesi. Grande assente, al momento, il governo.

La confederazione arriva a questo appuntamento spaccata: due i candidati entrambi emiliani, Maurizio Landini, 57 anni, ex leader Fiom e Vincenzo Colla, 56 anni, con un passato nella segreteria generale dell’Emilia Romagna. Entrambi fanno parte della segreteria della Cgil e sosterranno al congresso lo stesso documento ‘Il Lavoro è’ che ha raccolto il 97,91% dei voti. Nel corso della segreteria di venerdì sera, convocata per riferire sull’incontro con il premier Conte, c’è stato un tentativo di mediazione per arrivare a una soluzione unitaria che però al momento non ha prodotto risultati. Sulle 12 categorie, sette sono a favore di Landini e cinque di Colla ma il peso sembra quasi essere equivalente, anche se il voto resta segreto e potrebbero esserci soprese dell’ultimo minuto.

Landini può contare sui metalmeccanici della Fiom, sulla Funzione pubblica, sulla scuola, università e ricerca (Flc), su commercio, turismo e servizi (Filcams), sui bancari della Fisac, sui lavoratori dell’agroalimentare (Flai) e sugli atipici del Nidil. Colla è sostenuto invece dai pensionati dello Spi, dagli edili della Fillea, dei lavoratori dei trasporti della Filt, dei chimici-tessili ed energia della Filctem, e dei lavoratori delle telecomunicazioni (Slc). I pensionati rappresentano la metà degli iscritti alla Cgil (sono 2,7 milioni su 5,5 milioni di tesserati), ma lo Spi esprime nel complesso il 25% dei voti direttamente, l’altro 25% come quota di solidarietà è ripartita tra le categorie dei lavoratori attivi.