Centauro 40enne muore al Bocco di Casina sulla statale 63

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Un centauro è morto questa domenica pomeriggio, domenica 31 di luglio, in seguito a un incidente stradale avvenuto sulla statale 63 all’altezza della galleria in località il Bocco di Casina. Erano circa le 15 quando, Marcello Esposito, 40 anni, residente a Reggio Emilia, ma originario di Vico Equense (Napoli), nell’affrontare la rotonda, ha perduto il controllo della sua Bmw 1100, andando a sbattere violentemente contro il guard rail. I soccorsi, allertati da alcuni automobilisti, sono accorsi ma nulla hanno potuto fare per il centauro.

Marcello Esposito, che lavorava all’ospedale Santa Maria Nuova come operatore socio sanitario, lascia la moglie tre bambini.

 



C'è 1 Commento

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  1. Alessandro Raniero Davoli

    Ancora la rotonda del Bocco … ?
    Chi l’ha progettata, chi l’ha autorizzata, chi l’ha realizzata, chi l’ha collaudata, è responsabile degli incidenti che accadono.
    E chi non interviene a impedire i disastri annunciati, dai politici, Forze dell’Ordine sino alla magistratura è oggettivamente complice. Abbiamo avuto danni ad autoveicoli, feriti ed ora un altro morto. Di fronte ad un “omicidio stradale”, che farà la Procura, archivierà ?
    Siamo alla follia quotidiana, dove nessuno è responsabile, e comunque c’è sempre la prescrizione. Tutto il tracciato della “nuova” SS63 è nato da una decisione politica errata. Si presero a pretesto le “Colombiadi”, per costruire le prime gallerie, con una fretta irrazionale che impedì di effettuare lo studio del percorso sul posto. Il tracciato venne disegnato a Milano utilizzando solo le mappe … Si decide a fine anno ‘80 per l’intero tronco che doveva essere pronto per il 1992 … milioni di visitatori provenienti da non si sa dove avrebbero dovuto percorrere la SS63 per recarsi a Genova, a festeggiare i 500 anni dalla scoperta dell’America !
    La verità fu che al ministero dei Lavori Pubblici si era insediato Giovanni Prandini, ministro democristiano e massone. Un enorme giro di tangenti, Paolo Pizzarotti consegnò a Franco Bonferroni, senatore, massone della loggia Virtus, e referente di Prandini per il nord Italia, un miliardo e cento milioni di vecchie lire.
    I lavori si interruppero nel 1991 per l’arresto in massa di funzionari Anas (a Bologna rimase a piede libero solo il custode del palazzo sede dell’Anas !), l’arresto di Pizzarotti rinchiuso a San Vittore, l’arresto, ai domiciliari, di Prandini, il terrore di decine di politici, anche locali, (senatori e parlamentari), coinvolti nel magna magna … (Come è finita … reati prescritti …)
    Quel peccato originale costò la vita ad alcuni operai, ad un geometra del cantiere Anas, e a distanza di anni, a diversi cittadini, uomini e donne morti in galleria, sia quella nata male della Croce, che quella del Seminario e ora la rotonda del Bocco, collocata a ridosso del traforo …
    I cittadini hanno prima pagato i costi gonfiati dalle enormi tangenti, hanno pagato gli errori di progettazione e pagano ora la mancanza di responsabilità di tutti quelli nominati sopra, e pagano con la vita …
    Però ci sarà sempre qualcuno che dirà: se fosse andato più piano …
    Insomma il colpevole perfetto è sempre il morto … lui non si può più difendere.

    Alessandro Raniero Davoli
    Consigliere Unione Montana dei comuni dell’Appennino reggiano


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