Reggio. Il Pd chiede le dimissioni del senatore 5s Lannutti

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Maura Manghi (consigliere comunale Pd, prima firmataria odg), Andrea Capelli (capogruppo Pd),
Pierluigi Saccardi (consigliere Pd) e Luca Cattani (Segretario cittadino Pd) hanno chiesto al Consiglio comunale di condannare l’operato di Elio Lannutti, giornalista e parlamentare M5s in carica, chiedendone le dimissioni.
“Esiste un limite di decenza – scrivono gli esponenti del Pd – quando si siede nelle istituzioni, e questo limite è invalicabile e trasborda nell’ignoranza e nell’indecenza. Il senatore Lannutti lo ha valicato quando ha scritto quelle stupidaggini ridando credito a note fake news (così le definiremmo oggi se le leggessimo per la prima volta sulla bacheca Facebook o Twitter del senatore) di false teorie costruite ad arte solo per alimentare l’antisemitismo all’inizio del secolo scorso. Ma anche nella settimana del giorno della memoria a qualcuno non importa.

Non c’è nulla di politico nel chiedere che chi sbaglia paghi. Specialmente se l’errore consiste nel veicolare un falso storico come i protocolli dei savi di Sion, utilizzato per fomentare la propaganda antisemita da Adolf Hitler, tra gli altri. Per questo abbiamo chiesto al consiglio comunale di condannare l’operato del senatore Lannutti, chiedendone le dimissioni con un odg che è stato votato dai gruppi di maggioranza e da Forza Italia.

Il gruppo 5stelle, con la sola eccezione della consigliera Soragni che si è astenuta come Alleanza Civica e Fratelli d’Italia, ha votato contro. Cercando di contrabbandare una gravissima posizione etica per un semplice errore scusabile, difendendo di fatto il suo “diritto” a fare propaganda antisemita.

Ci chiediamo cosa pensi del voto dei consiglieri Rossella Ognibene, candidata sindaco di quel partito. Speriamo vivamente voglia dissociarsi sia dal senatore e che dai suoi consiglieri comunali. Visto che proprio lei ieri durante la giornata della memoria citava Hannah Arendt sostenendo come si debba esercitare lo spirito critico affinché l’orrore della Shoah non torni mai più. Ecco, se non era solo ipocrita marketing territoriale la avvocata Ognibene eserciti lo spirito critico che invoca e si schieri con noi contro ogni razzismo. Perché non è possibile citare la Arendt a Reggio Emilia e Hitler a Roma. O si condanna l’antisemitismo ovunque si manifesti o non si è degni di candidarsi a rappresentare la nostra città, medaglia d’oro alla Resistenza”.