Dopo i due infortuni mortali verificatisi nei giorni scorsi sul territorio modenese, ultimi di una lunga serie, i sindacati Cgil, Cisl e Uil di Modena hanno indetto uno sciopero generale provinciale di tutte le categorie e di tutti i settori (ad eccezione dei servizi essenziali interessati dalla legge 146) per le ultime due ore lavorative di venerdì 29 ottobre. Nel pomeriggio della stessa giornata è stato convocato anche un presidio di lavoratori e lavoratrici davanti alla sede della prefettura di Modena, a partire dalle ore 16.
“La salute e la sicurezza prima di tutto! Mai come oggi questo vecchio modo di dire assume fondamentale importanza. A fianco della ripresa economica ci deve essere una ripresa sociale a partire dai due diritti fondamentali, la salute e il lavoro”, hanno spiegato la segretaria della Cgil di Modena Manuela Gozzi, Domenico Chiatto della segreteria della Cisl Emilia Centrale e il segretario della Uil di Modena e Reggio Luigi Tollari: “Basta parole, senza sicurezza non si lavora! Bisogna affrontare definitivamente questa emergenza nazionale: servono soldi, investimenti, formazione, ma soprattutto aumentare i controlli. E serve mettere al centro la salute e la dignità delle persone, non il profitto”.
Nei primi otto mesi del 2021 è stato registrato un aumento delle denunce di infortuni sul lavoro rispetto allo stesso periodo del 2020 pari a +11,8% a livello regionale e a +17% sul territorio modenese, con quasi novemila infortuni totali, alcuni dei quali mortali.
“Il susseguirsi di incidenti sul lavoro non può più essere tollerato”, hanno sottolineato Gozzi, Chiatto e Tollari: “C’è il rischio che la fretta di far ripartire l’economia si traduca nel mancato rispetto delle norme di sicurezza, con il conseguente costo di vite umane, vite spezzate che non fanno ritorno a casa dopo il lavoro. Da troppi anni, ormai, i sindacati denunciano il mancato investimento in sicurezza, in formazione, in attività ispettive, in una parola: prevenzione. Il rischio è che la sicurezza sia vissuta più come costo che come valorizzazione del lavoro e della sua dignità. La sicurezza sul lavoro è una priorità e la difesa della salute delle persone nei luoghi di lavoro deve essere un obiettivo imprescindibile, a partire dalle aziende fino a tutti gli organi competenti”.
Durante il presidio Cgil, Cisl e Uil chiederanno al prefetto di Modena di ricevere una delegazione sindacale che proporrà la convocazione di un tavolo provinciale permanente con le istituzioni, gli amministratori locali dell’ispettorato del lavoro, dell’Inail e delle associazioni datoriali con l’obiettivo di cercare soluzioni condivise per mettere un freno a quella che viene definita “una vera e propria mattanza”. I sindacati, inoltre, chiederanno anche incontri con i segretari dei partiti politici e con gli amministratori del territorio, con i consiglieri regionali e con i rappresentanti modenesi alla Camera e al Senato per richiamare l’attenzione sul tema della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Ultimi commenti
Là Cgil pensi ai soldi spesi da Landini x la comunicazione e ai suoi dipendenti licenziati e poi può parlare
Spero non fosse Max Mara
Condivido la succinta ma chiara analisi del Signor Campani. Saltando di palo in frasca, credo di riconoscere in lui un mio esemplare alunno di prima media