Lo striscione di Forza Nuova sotto casa di Pizzarotti

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“Mamma e papà, il resto è omofollia”. Queste le parole su uno striscione firmato da Forza Nuova e apparso nella notte vicino a casa del sindaco di Parma Federico Pizzarotti, che il 21 dicembre ha sottoscritto quattro atti di riconoscimento di bambini nati all’interno di coppie omogenitoriali.

“Chiamano ‘omofollia’ i diritti di quattro bambini ai quali ho sottoscritto l’atto di riconoscimento di genitori dello stesso sesso. Il diritto, cioè, di quattro bambini a vedersi riconoscere per legge gli stessi diritti di ogni altro bambino di questo mondo”, la replica su Facebook di Pizzarotti. “Forza Nuova – ha aggiunto – di ‘forte’ ha solo il nome, per il resto è debole nei contenuti e composta da xenofobi. Non può nulla contro Parma, perché la nostra era, è e resterà la città dei diritti”.

Il Pd di Parma e i consiglieri dem: solidarietà al sindaco. Lo striscione appeso davanti a casa del Sindaco di Parma nella notte dai militanti di Forza Nuova è ignobile e va condannato per più di una ragione.

Primo per le modalità intimidatorie da controllo “sotto casa” che richiamano una repellente prassi da “ventennio” indegna della democrazia e di qualunque quadro di diritti che aspiri ad una legittimità costituzionale. Secondo perché il Sindaco comunque rappresenta la Città e questa modalità è quindi uno sfregio alla collettività intera a prescindere dalle opinioni diverse che sono state espresse in questi giorni. Terzo, ma non meno importante, perché lo striscione è volgarmente offensivo e oltrepassa il confine della intolleranza considerando poi che qui si parla soprattutto di bambini e di unioni che la nostra comunità ha sempre il dovere di tutelare offrendo la dovuta serenità nei contesti familiari o di convivenza che siano. Quarto perché così facendo si riduce un dibattito in cui le sensibilità nel quadro democratico sono legittimamente differenti, ad una lite con toni da stadio, in cui anche le posizioni di chi non è d’accordo con i provvedimenti del Sindaco finiscono per essere vittima della strumentalizzazione propagandistica di un gruppo di estremisti di destra.

Esprimiamo quindi massima solidarietà al Sindaco, alla sua famiglia anche essa coinvolta da questo vile atto, e alle persone e ai bambini coinvolti dalla vicenda.

Esprimiamo inoltre la speranza che il dibattito su un tema di coscienza tanto delicato quanto importante si mantenga nel segno della civiltà e del rispetto delle differenze e delle differenti sensibilità.