Hanno preso il via nel pomeriggio di lunedì 27 maggio gli scrutini nei tanti Comuni in provincia di Reggio chiamati al voto in questa tornata di elezioni amministrative per il rinnovo dei consigli comunali e la scelta del nuovo sindaco.
Ad Albinea si riconferma il sindaco uscente Nico Giberti di Uniti per Albinea, rieletto con il 65,1% dei voti; niente da fare per Giovanni Marmiroli del centrodestra per Albinea (24,36%) e per Luca Grasselli di Sinistra Unita (10,54%).
A Baiso nessun problema per Fabrizio Corti, unico candidato alla carica di primo cittadino con la lista Baiso Insieme: l’unica incognita per la sua elezione era il necessario quorum da raggiungere del 50% più uno degli aventi diritto che si sarebbero dovuti effettivamente recare al voto, e così è stato.
Stessa situazione e stesso esito anche per Alessandro Santachiara, unico candidato sindaco a Campagnola.
A Bagnolo in Piano il nuovo sindaco è Gianluca Paoli della lista civica Bagnolo Viva con il 38,92% dei voti: battuto William Punghellini di Siamo Bagnolo, che non è andato oltre il 34,53%. Terza classificata Mara Bertoldi di Bagnolo Bene Comune (13,87%), mentre il candidato Marco Signori del Movimento 5 Stelle ha raccolto il 12,68% dei consensi.
A Bibbiano riconfermato sindaco Andrea Carletti, che con la lista Insieme per Bibbiano conquista il secondo mandato da primo cittadino con il 78,51% dei voti, lasciando a Valterio Ferrari di Bibbiano Bene Comune il 21,49% dei consensi.
A Boretto, invece, il candidato sindaco Matteo Benassi, a capo della lista Viviamo Boretto, ha sconfitto nettamente Carmela De Vito, capolista del centrodestra: per il vicesindaco uscente l’80.36% delle preferenze, contro il 19,64% della sfidante.
A Cadelbosco di Sopra dopo una sfida serrata il nuovo sindaco è Luigi Bellaria del centrosinistra: ha votato per lui il 52,54% degli aventi diritti che si sono recati alle urne. Non è bastato allo sfidante Marino Zani della lista Cadelbosco per tutti un pur onorevole 47,46%.
Il sindaco di Carpineti per i prossimi cinque anni sarà Tiziano Borghi di Bene Comune per Carpineti, che con il 59,17% dei voti ha battuto la concorrenza dei candidati Patrick Fogli di Futuro Comune (34,91%) e Lino Nironi di Tutti in Comune (5,92%).
Casalgrande va al ballottaggio: è questo l’esito dello scrutinio del primo turno delle elezioni amministrative. Nessuno dei candidati, infatti, è riuscito a raggiungere la quota del 50% più uno dei voti validi necessaria per aggiudicarsi la carica di primo cittadino. Domenica 9 giugno, dunque, si sfideranno per la fascia tricolore il sindaco uscente Alberto Vaccari, che ha ottenuto il 38,64% dei consensi, e Giuseppe Daviddi di Noi per Casalgrande, secondo con il 22,94% delle preferenze. Niente da fare per il candidato dei Cinque Stelle Giorgio Bottazzi, che si è fermato a quota 16,65%, e per quello del centrodestra Villiam Rinaldi, quarto con il 13,29% dei voti.
A Correggio il buon risultato di Ilenia Malavasi porta alla riconferma del sindaco uscente già al primo turno, senza dover ricorrere al ballottaggio: la Malavasi, sostenuta da Partito Democratico, lista civica Correggio ai Cittadini e lista civica Ilenia Malavasi Sindaco, ha infatti ottenuto il 58,72% dei voti contro il 21,85% dello sfidante più vicino, il candidato del centrodestra Riccardo Rovesti. Inferiore, invece, il risultato del Movimento 5 Stelle, con Giancarlo Setti a quota 11,65%.
A Castelnovo ne’ Monti si prospetta un altro mandato per il sindaco uscente Enrico Bini (lista Castelnovo per l’Appennino), confermato nella carica di primo cittadino con il 60,58% dei voti; inutile l’assalto di Alessandro Raniero Davoli di Castelnovo Libera, che si è dovuto accontentare del 22,07%. Ancora più indietro Nadia Vassallo di Castelnovo nè Cuori (9,87%) e Roberto Cavana del Movimento 5 Stelle, quarto a quota 7,48%.
A Cavriago sarà una donna a governare nel prossimo quinquennio: Francesca Bedogni di UniAmo Cavriago, infatti, ha raccolto il 55,09% dei consensi conquistando la poltrona di primo cittadino e battendo sia Sergio Bevilacqua di Lega e Futuro per Cavriago (25,65%) che Natascia Cersosimo del Movimento 5 Stelle (19,26%).
A Fabbrico netta l’affermazione di Roberto Ferrari di Progetto Fabbrico con il 56,64% delle preferenze, contro il 32,51% di Giovanni Pedrazzini di Uniti per Fabbrico e il 10,86% di Roberto Pavarini di Fabbrico in Comune.
A Gattatico, invece, è bastata la maggioranza relativa a Luca Ronzoni di Progetto Gattatico, scelto come sindaco dal 44,48% dei votanti; battuti e a poca distanza tra loro sia Sandra Bassi di Terra Viva (28,06%) che Paolo Delsante del centrodestra (27,46%).
Per il prossimo lustro Gualtieri sarà guidata da Renzo Bergamini della lista Gualtieri comunità in azione, che ha conquistato il 56,02% dei consensi: una vittoria schiacciante su Mariarosa Simonazzi di Gualtieri Viva (15,76%), Patrizia Vezzani di Gualtieri 2019 Ripartiamo (14,85%) e Patrizia Vologni del centrodestra (13,37%).
A Guastalla gli elettori hanno confermato la fiducia alla sindaca uscente Camilla Verona di Guastalla Bene Comune, rieletta con il 49,6% delle preferenze staccando il candidato Vanni Allegretti del centrodestra, fermatosi a quota 29,15%. Francesco Benaglia di Avanti Guastalla si è dovuto accontentare invece del 17,37%, mentre Luigi Grieco di Insieme per Guastalla ha raccolto il 3,88% dei voti.
Montecchio Emilia, invece, ha scelto Fausto Torelli della lista Montecchio Futura, sindaco con il 57,14% dei voti; sconfitto lo sfidante Gabriele Delmonte di Viviamo Montecchio, fermatosi al 42,86%.
A Novellara la sindaca uscente Elena Carletti di Novellara Bene Comune è stata riconfermata per il secondo mandato consecutivo grazie al 55,35% dei voti; staccati in modo evidente tutti gli altri contendenti, a partire dalla candidata del centrodestra Cristina Fantinati della lista Insieme, che non è andata oltre il 22,56%. Terzo posto per Giovanni Mulè del Movimento 5 Stelle, con l’11.9% dei consensi. Fuori dal podio Angela Tagliavini di Siamo Novellara (5,85%) e Luca Sottana della lista civica Tradizione e Futuro (4,34%).
A Poviglio cambia il sindaco ma non la lista di provenienza: dopo i due mandati di Giammaria Manghi, infatti, l’assessore comunale uscente Cristina Ferraroni di Ascoltare Poviglio si è imposta nettamente (con il 79,85% dei voti) su Fabio Natale, candidato di Lega e Indipendenti per Poviglio (20,15%).
A Quattro Castella la competizione elettorale non ha avuto storia: Alberto Olmi della lista Quattro Castella Democratica guiderà la cittadina reggiana per i prossimi cinque anni grazie al 68,08% ottenuto nelle urne, contro il 24,42% di Corrado Pioppi della coalizione di centrodestra e il 7,5% di Natale Cuccurese di Quattro Castella Bene Comune.
A Reggiolo tanti candidati ma un solo vincitore: il sindaco uscente Roberto Angeli, che ha conquistato il diritto al suo secondo mandato raccogliendo il 66,21% dei voti espressi e tenendo lontanissimo sia lo sfidante del centrodestra Gaetano Scaravelli, fermo al 12,72%, che quello del Movimento 5 Stelle Antimo Pappadia (7,06%), quest’ultimo sorpassato anche da Salvatore Muto di Ricostruiamo Reggiolo (7,95%). Più indietro Nicolas Zanoni di Rifondazione Partito Comunista (al 6,06%).
A Rio Saliceto netta affermazione di Lucio Malavasi di Rio in Comune, sindaco con il 78,24% dei voti; niente da fare per Simone Morini della lista civica Democrazia Diretta, che ha ottenuto il 21,76%.
A Rolo maggioranza assoluta per Luca Nasi del centrosinistra (54,37%), che conquista oltre il doppio dei voti degli sfidanti Dario Moretti di Uniti per Rolo (secondo con il 23,32%) e Valentino Bellesia di Rolo Civica (terzo con il 22,31%).
A Rubiera tutto facile per il sindaco uscente Emanuele Cavallaro del centrosinistra, capace di ottenere la riconferma per altri cinque anni grazie al voto del 67,72% dei suoi concittadini che si sono recati alle urne. Dietro di lui il candidato Stefano Prodi della Lega al 14,93%, Rossana Cepi del Movimento 5 Stelle (12,81%) e Matteo De Vita di Fratelli d’Italia (4,54%).
Sfida combattuta a Sant’Ilario d’Enza, dove si presentavano ben quattro candidati alla carica di sindaco: ad avere la meglio è stato Carlo Perucchetti di Sant’Ilario Futura con il 40,2% dei voti, contro il 33,61% raccolto da Alberto Iotti di Alternativa Civica per Sant’Ilario e Calerno; più indietro Gioele Malvica del centrodestra, terzo con il 14,93%, ultimo invece Carlo Micucci del Movimento 5 Stelle con l’11,26% dei consensi.
A Scandiano il nuovo sindaco è Matteo Nasciuti con il 60,87% dei voti: assessore uscente della giunta Mammi, il candidato della coalizione di centrosinistra (Pd, Scandiano Green Lab, Frazioni in Comune e Siamo Scandiano) ha superato nettamente Angelo Santoro della coalizione di centrodestra, che non è andata oltre il 23,02% dei consensi. Terza invece la candidata del Movimento 5 Stelle Patrizia Maselli, scelta dal 16,11% dei votanti.
A Toano la vittoria è andata a Vincenzo Volpi di Futuro per Toano, che ha convinto il 45,61% degli elettori votanti superando Carlo Benassi di Toano in Comune, attestatosi a quota 35,64%. Terzo con il 18,75%, invece, Paolo Schenetti della lista Tutti per Toano.
Spoglio concluso anche a Vetto, con la netta affermazione del candidato Fabio Ruffini della lista Per Vetto con l’82,4%, contro il 17,6% di Alberto Bizzocchi del centrodestra di Vetto.
Nella partita a tre di Vezzano sul Crostolo a spuntarla è stato Stefano Vescovi di SìAmo Vezzano con il 43,9% delle preferenze, undici punti percentuali in più di Annarita Bergianti della lista Vezzano di tutti (arrivata al 32,65%). Medaglia di bronzo per Luca Mulè, terzo con il 23,45% dei consensi.
A Viano a spuntarla è Nello Borghi del progetto civico Nello Borghi Sindaco, capace di intercettare il 59,23% dei voti; Laura Mori di Viano in Comune si ferma a quota 40,77%.
A Villa Minozzo tutto facile per Elio Ivo Sassi della lista civica Per Villa Minozzo – Sassi Sindaco: sarà il primo cittadino del paese per il prossimi cinque anni grazie al 74,66% dei voti conquistati, contro il 25,34% del candidato Massimiliano Coloretti della lista Un Avvenire per Villa Minozzo.
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Sarebbe meglio indignarsi per ciò che sta avvenendo in palestina, ma si sa l'ipocrisia del genere umano è incommensurabile.
Credo che Adelmo Fornaciari non abbia contezza della citazione con cui apre la sua canzone. E si permette perfino di associare “il mare” all’amor che
Chissà chi sarà il primo leader europeo ad andare a genuflettersi da putin quando trump inizierà a dare le carte...