Giovedì 7 gennaio è stata recapitata una lettera con offese e frasi antisemite al Meis, il Museo nazionale dell’ebraismo e della Shoah di Ferrara. La busta è stata scoperta dagli impiegati del museo in mezzo alla corrispondenza e ha fatto scattare la segnalazione alle forze dell’ordine: la Digos della città estense ha avviato accertamenti sulla vicenda per cercare di risalire al responsabile del gesto. Il direttore del museo Amedeo Spagnoletto ha annunciato che è stata sporta denuncia contro ignoti.
Immediata anche la reazione della Regione Emilia-Romagna: “Anche a nome dell’Assemblea legislativa regionale esprimo la mia più sincera vicinanza al Meis”, ha detto la presidente Emma Petitti. “Condanno nella maniera più ferma ogni forma di violenza e di antisemitismo: la nostra comunità, e in particolare quella ferrarese, hanno già pagato duramente gli effetti della barbarie antisemita. Dobbiamo ogni giorno rafforzare gli anticorpi democratici che possano prevenire ogni ipotesi di un ritorno alle pagine più tragiche della nostra storia. Tutta la nostra comunità deve reagire duramente e speriamo che al più presto le autorità competenti individuino e sanzionino i responsabili di questo vile gesto”.
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Fai buon viaggio amico mio . Trova la tua ragione di riscatto nel tuo nuovo percorso. Abbi certezza che qualcuno ti ha stimato e apprezzato.
Ritornare a battere sempre quel chiodo, il chiodo sparisce. La comunicazione di parte rimane, rimangono i contenuti, le TV politicizzato ma il chiodo e' fermo, inchiodato […]
Quindi il messaggio è : " si continui nel trucidare palestinesi fino a circa 6.000.000, numero stimato di ebrei trucidati dai nazisti, e nel caso […]