Parcheggi ospedale Reggio, esulta il fronte sindacale: “Il primo duello è nostro”

Cisl Emilia Centrale Ausl – CEC

Il piano della sosta dell’area dell’arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio non entrerà in vigore il primo novembre. Nella mattinata di venerdì 17 ottobre, dopo due ore di confronto serrato, a tratti anche duro, nel quartier generale dell’Ausl di Reggio, Azienda Usl-Irccs e Comune di Reggio hanno accettato di sospendere il piano della discordia, in attesa di raggiungere una soluzione condivisa con la grande alleanza sindacale formata da Cisl Fp Emilia Centrale, Fials, Nursind, i sindacati dei medici Anaao Assomed, Fassid e Cisl Medici e il sindacato degli anestesisti e rianimatori Aaroi-Emac.

Alle dieci del mattino un lungo corteo di circa 200 professionisti della sanità pubblica ha attraversato la via Emilia, accompagnando i dirigenti sindacali e disponendosi nel cortile sottostante la Sala Poletti, da dove lavoratrici e lavoratori hanno seguito in diretta la trattativa, tra applausi e fischi: “Siamo qui per salvare vite, ogni giorno. Non vogliamo elemosine o privilegi, chiediamo solo rispetto. È un primo passo avanti lo stop al piano sosta fino a quando non ci sarà una soluzione accettabile”, hanno scandito i rappresentanti sindacali dell’alleanza: “La nostra non è una battaglia per la sosta gratis a prescindere, ma per il buon senso: nell’area ospedaliera non si può pagare per ricevere un disservizio. In altri ospedali vicini la sosta è gratuita grazie a un pass per il personale. È la strada da seguire nelle prossime trattative, sapendo che il problema vero è la mancanza di posti auto, che colpisce lavoratori e cittadini. Ecco perché questa è la battaglia di un’intera città”.

Tema cruciale: le grandi opere a servizio della sosta. “Da dodici anni Reggio aspetta un parcheggio multipiano, promesso da Comune e Azienda nel 2013. Il prezzo dell’immobilismo è stato il peggioramento dei problemi”. Per questo, hanno sottolineato i sindacati, “prendiamo molto sul serio l’impegno del direttore generale Fornaciari a inserire il nuovo parcheggio nella programmazione finanziaria dell’Ausl”.

Comune e Ausl hanno sostenuto che il piano non è concepito per fare cassa, ma per favorire la rotazione: con la sosta a pagamento si incentiverebbe l’uso temporaneo delle righe blu. Una tesi respinta dal fronte sindacale, secondo il quale un medico, un infermiere, una oss o un’anestesista devono poter parcheggiare per tutta la durata del servizio.

A questo punto il tavolo si è fatto incandescente: la mobility manager dell’Ausl ha sostenuto che diversi dipendenti vengono in auto “perché preferiscono dormire dieci minuti in più”, aggiungendo che il parcheggio gratuito favorirebbe “chi vuole fare shopping prima o dopo il turno”. La sala a quel punto è esplosa, chiedendo alla manager di “non offendere i sanitari e i medici”. Lo stesso dg Fornaciari ha dovuto prendere le distanze da tali affermazioni.

Non sono passati inosservati, inoltre, nemmeno alcuni interventi di Cgil e Uil, che sui media hanno accusato la trattativa sul piano della sosta di aver bloccato altri tavoli economici. La grande alleanza sindacale guidata dalla Cisl ha bollato questa posizione come “demagogica”, ricordando che il calendario dei tavoli è stato definito dall’Ausl stessa: “Siamo i primi a favorire la contrattazione sugli avanzamenti di carriera, sul salario accessorio, sul welfare e sulle indennità di disagio. Tra noi ci sono le sigle che hanno firmato il nuovo contratto nazionale, presto in vigore. Cgil e Uil invece si sono chiamate fuori da quel contratto. Inutile che cerchino ora di forzare la mano in zona Cesarini. Avremo per i lavoratori più norme, più soldi, più tutele che contratteremo, eccome, con Ausl”.



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