Malore durante una cerimonia a Salsomaggiore, morto il sindaco di Soragna Matteo Concari

Matteo Concari sindaco Soragna

Nella mattinata di domenica 3 luglio il sindaco di Soragna Matteo Concari è morto mentre stava partecipando a una cerimonia istituzionale in occasione del raduno dei bersaglieri a Salsomaggiore Terme, in provincia di Parma. Lascia la moglie e due figli.

Concari, che avrebbe compiuto 44 anni il 5 luglio, stava raggiungendo la piazza del paese insieme ad altri sindaci in fascia tricolore, quando improvvisamente ha accusato un malore e si è accasciato: sono stati immediati, ma vani, i tentativi di rianimarlo, prima da parte di due colleghi (Giulia Zucchi e Pasquale Gerace) e poi da parte del personale sanitario di un’ambulanza presente per la cerimonia.

Imprenditore nel settore dei trasporti e dei servizi ed ex assessore di Soragna, era stato eletto sindaco della cittadina della bassa pianura parmense nel settembre del 2020 con la lista di centrodestra “Sempre per Soragna”, sostenuta da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.

“Aveva solamente 44 anni ed era ritenuto da tutti una persona perbene, con un grande senso del dovere”, lo ha ricordato il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che ha parlato di “una perdita grave, un grande dolore di fronte a una notizia che lascia davvero sgomenti e senza parole. Il pensiero va immediatamente alla famiglia, alla quale esprimiamo profondo cordoglio e vicinanza. Lo stesso alla comunità di Soragna”.

Sulla stessa linea anche il sindaco di Salsomaggiore Filippo Fritelli: “Non riusciamo ancora a credere che Matteo non sia più qui con noi, che un malore così improvviso e fulmineo ce lo abbia strappato via in quella che, per tutti, era una giornata in cui desideravamo trovarci insieme, non solo come cittadinanza salsese ma come un’unica comunità provinciale. Se n’è andato con la fascia tricolore al petto: nel dolore che provo per la perdita non solo di un collega, ma anche di un amico, cerco di trarre quella che è l’ultima immagine che ho di lui: persona retta, perbene, attaccatissima alle istituzioni e il cui encomiabile senso del dovere ha sempre, io credo, spronato molti di noi nell’esercizio delle nostre funzioni”.