Contagi in crescita a Marzabotto, screening su 400 alunni di elementari e medie e dipendenti comunali

tampone rapido Covid

Lunedì 19 aprile a Marzabotto, nel Bolognese, 400 alunni che frequentano la scuola primaria “Bambini del ’44” e la scuola secondaria di primo grado “Giuseppe Dossetti” si sono sottoposti (con il consenso dei genitori) a due test rapidi per individuare l’eventuale presenza del virus Sars-CoV-2 e di eventuali anticorpi specifici.

Sono state utilizzate due tipologie di test rapido, il cui esito è stato disponibile dopo 15-20 minuti: un test sierologico, eseguito tramite prelievo di una goccia di sangue dal polpastrello, per valutare la presenza di anticorpi specifici, recenti o pregressi; un tampone antigenico, eseguito tramite prelievo naso-faringeo, per scoprire l’eventuale presenza di materiale virale, e dunque di una possibile infezione in atto. In caso di esito positivo a uno o a entrambi i test sarà effettuato un tampone naso-faringeo di conferma con analisi molecolare, il cui esito sarà disponibile dopo 24-48 ore.


Lo screening è stato organizzato dal Dipartimento di sanità pubblica dall’Ausl di Bologna, in accordo con il Comune emiliano, per valutare la circolazione del virus soprattutto in ambito scolastico (ma non solo), dopo che negli ultimi giorni era stato registrato – in controtendenza rispetto al resto del territorio – un aumento del tasso d’incidenza settimanale di casi Covid-19, passato dai 387,2 nuovi casi ogni 100.000 abitanti nella settimana compresa tra il 22 e il 28 marzo ai 622,1 nuovi casi ogni 100.000 abitanti della settimana compresa tra il 29 marzo e il 4 aprile. Lo screening, gratuito e su base volontaria, ha coinvolto anche i dipendenti dell’amministrazione comunale.

La sindaca di Marzabotto Valentina Cuppi ha confermato che “c’è stata un’ottima adesione da parte delle famiglie”, sottolineando anche che in questo modo “siamo in grado di prevenire qualsiasi diffusione eccessiva del contagio e possiamo garantire ai bambini e alle bambine di andare a scuola in sicurezza. “Visto che c’è stata la riapertura delle scuole abbiamo pensato di fare uno screening nelle classi: in questo modo verifichiamo com’è la situazione”, ha aggiunto la coordinatrice dell’unità assistenziale dell’Ausl di Bologna Morena Baldini.