“Fra i primi passi che hanno portato, dopo un lungo e complesso percorso, all’approvazione della Legge regionale contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere – afferma Annalisa Rabitti, assessore alle pari opportunità del Comune di Reggio Emilia – c’è la mozione approvata dal Consiglio comunale di Reggio Emilia che, analogamente ad altri Consigli comunali di città emiliane, aveva preso una chiara posizione sull’importanza di questa legge di contrasto all’omotransfobia e di affermazione di diritti basilari della persona, e della sua conseguente approvazione.
“Sottolineo questo fatto – prosegue Rabitti – perché è uno degli indicatori, insieme alla rilevante partecipazione e mobilitazione di associazioni, attiviste e attivisti, singoli cittadini e cittadine impegnate sul tema, dell’origine ‘dal basso’, nel senso più alto del termine, di questo atto legislativo.
“Tutto è migliorabile, certo. Ora serve però registrare, accanto alla positività dell’approvazione, l’importanza del cammino politico e sociale, con un dialogo aperto e schietto, che ha costruito questa legge e che serve mantenere in piedi, per poter applicare la legge stessa. Un cammino di ascolto, di riconoscimento della persona e del suo valore assoluto, della sua dignità non negoziabile. Un percorso democratico, di parità di opportunità e diritti per ciascuna persona e per la comunità in cui viviamo. Si tratta di ‘esprimere’ e ‘portare a compimento’ ogni persona, nel senso che la nostra Costituzione già prevede, non solo di ‘tutelarla’. Affermare è già difendere, è andare oltre la difesa, per incontrarsi e proseguire il cammino insieme”.
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