Via Emilia Bis, Amico (ER Coraggiosa) interroga la giunta regionale

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La via Emilia Bis raggiunge viale Aldo Moro dove l’Assemblea legislativa della Regione martedì prossimo aprirà la due giorni di lavori proprio con una interrogazione sul tracciato alternativo alla statale 9. A firmarla è il consigliere Federico Amico del gruppo di Emilia-Romagna Coraggiosa che proprio oggi ha depositato il question time a cui l’esecutivo – con ogni probabilità toccherà all’assessore Corsini – dovrà dare risposta immediata nella mattinata di martedì.

Dalla morte di Youness Lakhdar, di appena 12 anni, investito mortalmente da un furgone all’altezza di Cella, fino al camionista che la settimana scorsa ha perso la vita schiantandosi con il proprio mezzo contro un’abitazione di Calerno, Amico chiede alla Regione di sostenere la realizzazione della “variante” alla via Emilia con l’obiettivo di ridurre il traffico e l’inquinamento atmosferico lungo il tratto compreso tra Reggio Emilia e Parma. Un’opera che il consigliere di Coraggiosa sottolinea dev’essere “a basso impatto ambientale e con interventi di mitigazione a tutela dell’ambiente e del paesaggio”.

A sollecitare l’intervento di Amico non ci sono solamente i tragici fatti di cronaca ma anche le allarmanti parole del referente territoriale di Anas. Interpellato sulla questione ha spiegato che «negli strumenti attuali di programmazione attuativa non c’è alcun titolo o progetto sulla via Emilia Bis» e che «c’è ancora un’attività molto significativa da fare a livello politico e di intesa per cominciare davvero a ipotizzare la nuova infrastruttura o anche solo qualche stralcio».

I cittadini di Cella, Cadè, Gaida e Calerno da anni si battono per ottenere maggiore sicurezza sulla via Emilia, denunciando la pericolosità di quel tratto di strada e l’alto tasso di inquinamento dell’aria e acustico. Nei giorni scorsi è stata rilanciata la richiesta di realizzare una “variante” al tracciato storico della Statale 9, che tolga quanto più traffico di mezzi pesanti possibile dalle frazioni. Questa nuova infrastruttura viaria migliorerebbe il collegamento tra Reggio e Parma deviando il traffico sulla nuova strada, sgraverebbe i centri abitati dall’impatto quotidiano dei grandi mezzi, riqualificando al contempo gli insediamenti che sorgono sulla vecchia via consolare, e renderebbe più funzionale la connessione con la rete viaria provinciale e autostradale anche per le aziende che vi si trovano.

Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile ha assegnato al Comune di Reggio Emilia un finanziamento di 864.496 euro per la progettazione di fattibilità oppure la project review di opere contenute nel Piano urbano della mobilità sostenibile adottato dall’Amministrazione comunale o in Piani strategici triennali del territorio di Area vasta.

La Giunta comunale di Reggio Emilia nei giorni scorsi ha approvato la proposta di ammissione al finanziamento statale di un “pacchetto” di studi-progetti di fattibilità finanziabili, che comprende lo studio di pre-fattibilità per la via Emilia-Bis nel tratto Ovest del territorio comunale di Reggio Emilia. Lo studio di fattibilità dovrà verificare l’insieme delle soluzioni proposte in termini di efficacia trasportistica, di riduzione del traffico nelle aree urbane e dell’impatto sul territorio.