Reggio. Casapound fa dietrofront: annullato tesseramento in birreria

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Casapound fa dietrofront e annulla la festa di tesseramento fissata nella serata di sabato 19 gennaio nella birreria Divina Commedia di via Fratelli Cervi. Ad annunciarlo è stato lo stesso responsabile provinciale di Casapound Simone Gandolfi: “La scelta è stata presa per non gravare ulteriormente sul locale che dopo la decisione di ospitarci è stato sottoposto a una gogna mediatica senza precedenti. Il nostro evento si terrà comunque in un altro luogo. Non arretriamo di un millimetro e non ci faremo intimidire”.

La polemica. Casapound ha organizzato una festa per il tesseramento in una birreria, la “Divina Commedia”, in via Fratelli Cervi, a Reggio Emilia, per lanciare il tesseramento del movimento di estrema destra.
Sino da subito la notizia ha fatto il giro dei social, creando molte reazioni. In particolare sono insorti i gruppi antagonisti. I giovani di Aq16 hanno organizzato una rete di protesta dicendo di avere proposto un presidio per “rovinare la serata” a quelli di Casapound. Tante le adesioni alla contestazione, a partire dall’Anpi.

Nel mirino è finita anche la birreria con i gestori che hanno spiegato le loro ragionis u Facebook: “Fermo restando che non era nostra intenzione urtare la sensibilità di nessuno, rimaniamo basiti per tutto ciò che ci sta succedendo. Vorremmo chiarire che la nostra birreria è totalmente apolitica ed apartitica, siamo un locale pubblico e come tale accogliamo chiunque, a prescindere da etnia, ideologia politica od orientamento sessuale, purché ci si comporti in modo civile e rispettoso. Il nostro locale è addetto alla somministrazione di bevande ed alimenti (dar da bere e mangiare ai clienti) non possiamo né in alcun modo discriminare alcun avventore. Tutti coloro che ci stanno criticando e ci stanno facendo recensioni negative appositamente per screditarci, senza nemmeno averci mai fatto visita, possono tranquillamente prenotare cene e capire così che persone siamo.
Secondo me non è “ammissibile” buttarci addosso ideologie politiche. Solo perché 12 persone sabato sera hanno prenotato un tavolo nel nostro locale. Se prenotano clienti che fanno parte di Greenpeace cosa diventiamo?”.

Anpi, Arcie Cgil di Reggio Emilia aderiscono al presidio antifascista promosso da diverse associazioni della nostra città per esprimere la contrarietà alla decisione di Casa Pound di organizzare sabato prossimo la festa del tesseramento del 2019 e condividono il giudizio negativo sull’azione di un partito che parlando di se dice: “si è vero siamo fascisti, ma del terzo millennio”.
Parliamo di una organizzazione che ogni anno promuove la celebrazione della marcia su Roma per esaltarne presunti meriti anziché chiarire che quella fu una delle pagine più nere e drammatiche della storia del nostro Paese che aprì la strada, anche grazie alla ignavia del re, all’ascesa di Mussolini, alla nascita del fascismo e poi dell’occupazione nazista del nostro Paese.
Allora gli Italiani seppero opporsi al fascismo, alla sua violenza, alla negazione dei diritti, alle guerre: dapprima clandestinamente nel ventennio del regime fascista, poi con la lotta partigiana contro il governo fantoccio della RSI e contro l’invasore tedesco, dopo la caduta del fascismo il 25 luglio del 1943, contribuendo alla Liberazione del nostro paese ed al suo riscatto morale. Significativo ed importante è stato l’impegno dei reggiani alla lotta antifascista e partigiana di cui i fratelli Cervi sono una testimonianza.
Chi vuole rovesciare la storia riproponendo, in chiave “moderna”, la violenza, la discriminazione e il razzismo incarna lo stesso significato di fascismo che non può che incontrare il nostro dissenso e la nostra lotta per affermare i principi costituzionali di libertà, democrazia, giustizia e non può in definitiva trovare spazio nella nostra città.
Ribadiamo la validità di questi principi ed in particolare dell’articolo 3 della Costituzione che proclama la pari dignità sociale dei cittadini e la loro uguaglianza di fronte alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinione politica, di condizioni personali e sociali.
Bisogna dare applicazione alle leggi in vigore – la leggi Scelba e Mancino – con rigore e in coerenza con la carta costituzionale e la sua ispirazione antifascista.
Parteciperemo quindi al presidio antifascista che si terrà sabato sera in Via F.lli Cervi per ribadire la necessità di una lotta unitaria di tutte le forze democratiche e antifasciste contro ogni deriva autoritaria e antidemocratica.