Poviglio. “Inaspettata chiusura residenza anziani Le Radici. La comunità perde la sua casa protetta”

anziano Covid

I Sindacati “Improvviso e inaccettabile lo spostamento di ospiti e personale senza alcun coinvolgimento di famiglie, lavoratrici e lavoratori e dei loro rappresentanti”

“La scelta fatta dall’Unione dei Comuni Bassa Reggiana e dall’ASP distrettuale di chiudere la CRA “Le Radici” di Poviglio per far fronte a esigenze organizzative è inaccettabile”.
E’ una presa di posizione netta quella di Cgil e Cisl, insieme alle rispettive categorie di Pensionati e Pubblico impiego, che contesta in particolare la modalità d’intervento adottata dall’Unione.
“Come Parti sociali non siamo mai stati coinvolte in questa decisione e non ci è stata data alcuna informazione preventiva. Neppure i familiari degli ospiti ne erano al corrente, ne tantomeno i lavoratori della Struttura. Siamo esterrefatti da come una realtà pubblica, nonché un servizio tanto vicino a cittadini e famiglie, sia stato improvvisamente portato alla chiusura”.

E’ stata una comunicazione di ASP del 21 giugno scorso a rendere noto che due giorni dopo la casa di riposo sarebbe stata “svuotata” di ospiti e lavoratori, motivando la decisione con una carenza di figure infermieristiche durante il periodo delle ferie.

“La carenza di personale infermieristico non è una notizia di oggi, e sta coinvolgendo ormai da mesi un grande numero di strutture sociali della nostra Provincia – continuano i sindacati confederali e di categoria – Il fatto che si sia arrivati ad una scelta così drastica in tempi tanto brevi non può essere giustificata dalla necessità di garantire le ferie al personale: un diritto sancito dal contratto di lavoro che permette programmazione e organizzazione del lavoro anticipati; le ferie estive non sono “un evento imprevisto” e non possono determinare la chiusura di un intera Struttura”.

“Ci troviamo davanti a famiglie che senza alcun preavviso subiscono il trasferimento di un congiunto con possibili disagi e disorientamento degli ospiti già duramente provati dalla pandemia e dalla forzata mancanza di contatti di questo ultimo anno e mezzo. Una situazione di incertezza che riguarda anche i lavoratori e le lavoratrici che potrebbero vedersi spostati su altre CRA  gestite da ASP Progetto Persona nei comuni della Unione Bassa reggiana. Spostamenti che non tengono conto del fatto che esistono accordi precisi in merito alla mobilità del personale – concludono i sindacati – Siamo contrari a questa modalità di spostamento degli utenti e del personale della Residenza e alla chiusura della Struttura con queste motivazioni. La mancanza di coinvolgimento e trasparenza dimostrati non riteniamo siano proprie di un Ente pubblico che deve fornire un importante servizio ai cittadini. Abbiamo pertanto già inviato un richiesta di incontro urgente per chiarire i fatti, sia nel merito sia nel metodo”.