Mercato da 100 miliardi sui dati personali

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Apparentemente è uno dei più immateriali, ma il mercato dei dati personali, in realtà, pare essere il nuovo petrolio degli anni 2000. Nella sola Europa varrà 100 miliardi nel 2020 (ne valeva 60 già nel 2016) e, negli Usa, ammonta attualmente a 130 miliardi.
E’ da questi dati, forniti dall’avv. Giovanni Beretta, consulente dell’area legale di Italia Network Consulting, che ha preso le mosse il convegno sulle nuove e stringenti norme europee sulla privacy organizzato da Confcooperative Reggio Emilia e Confcooperative Modena in collaborazione proprio con ICN, NODE (società del sistema nazionale Confcooperative) e la software house Sistemi.
Nuove regole a tutela di un cittadino esposto a rischi spesso inimmaginabili, come attesta un caso di hackeraggio – citato nel corso dei lavori senza altre indicazioni, anche qui a tutela della privacy – che ha consentito a pirati informatici non solo di violare dati personali, ma di introdursi addirittura in pace maker installati in pazienti cardiopatici, avendo la possibilità di modificarne i parametri.
Un caso limite, ma che riassume emblematicamente la rilevanza che assume la tutela dei dati personali gestiti da imprese (136 quelle presenti in Confcooperative per seguire i lavori), amministrazioni pubbliche e associazioni, tanto da indurre l’Unione Europea a stabilire sanzioni, in caso di inottemperanza al nuovo regolamento, che possono giungere sino a 20 milioni di euro e, per le aziende di grandissime dimensioni, fino al 4% del fatturato annuo.
Il regolamento – nato per garantire ai cittadini la possibilità di maggiori controlli sulla circolazione dei dati personali – estende molto le tutele, prevedendo, ad esempio, che sia considerato “personale” e da tutelare ogni dato che consenta, anche in via indiretta, di risalire all’identità della persona.
Per le imprese, dunque, sono in vista nuove e rilevanti sfide a tutela di clienti, lavoratori, amministratori, altri soggetti di cui vengono raccolti dati da conservare e tutelare.
“Proprio per questo – ha sottolineato il direttore servizi di Confcooperative/Unioncoop, Vanni Ceccardi – abbiamo organizzato questo incontro di approfondimento di un regolamento che dovrà essere pienamente applicato (sanzioni incluse) dal 25 maggio prossimo e, soprattutto, abbiamo predisposto un servizio specifico per le imprese che prevede, innanzitutto, un lavoro di consulenza che riguarda la valutazione dei rischi cui ci si espone nella gestione dei dati personali, per arrivare a tutte le contromisure sia procedurali che tecnologiche”.
“Un servizio – conclude Ceccardi – che si realizza anche grazie a partnership con le realtà specializzate del nostro sistema, quali NODE e ICN, e con la software house Sistemi, garantendo consulenza, formazione e soluzioni realmente aderenti ad esigenze che non vanno sottostimate ma neppure sovrastimate per creare artificiosamente un nuovo mercato”.
Nel corso dei lavori sono intervenuti, oltre a Ceccardi e all’avv. Beretta, Cristian Golinelli, direttore di Confcooperative Modena, Gianluigi Angotti (Node), Paola Callegari e Luca Leone (Sistemi).