Fiumi, allerta rossa in Emilia: Secchia ed Enza osservati speciali

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L’agenzia regionale per la protezione civile e Arpae elevano l’allerta maltempo in Emilia-Romagna segnalando criticità idraulica da bollino ‘rosso’ per la pianura emiliana orientale e la costa ferrarese già a partire da queste ore e per tutta la giornata di domenica, 3 febbraio, fino alla mezzanotte.

Il nuovo bollettino segnala inoltre allerta arancione per criticità idraulica e idrogeologica, dunque per il pericolo di piene di fiumi, esondazioni e frane, in diversi settori del territorio emiliano. Le piene di Enza, Secchia e Panaro stanno transitando sul tratto vallivo con valori maggiori della soglia 2. La piena di Reno interessa in particolar modo l’asta principale di valle con superamenti della soglia 3.

Nel Bolognese disagi, anche nella periferia del capoluogo, per allagamenti con evacuazione di famiglie. Nel Reggiano una frana ha causato la chiusura di una provinciale. Le valli piacentine sono nella morsa del gelicidio. Nel Modenese è stato precauzionalmente chiuso un tratto della Via Emilia.

Straripa il Reno, evacuati: 6 carabinieri ricoverati per ipotermia. Poco dopo le ore 13, in via Bondanello a Castel Maggiore, il comandante della compagnia carabinieri di Bologna Borgo Panigale, maggiore Elio Norino e altri cinque carabinieri sono intervenuti per sgomberare la strada e le abitazioni che si trovano nei pressi del Fiume Reno. Il livello dell’acqua sembrava abbassarsi, ma a un tratto è tracimato presso Trebbo, inondando la strada. I carabinieri e le persone che stavano evacuando sono stati colpiti dalla piena. Si è deciso allora di utilizzare un trattore per portare tutti in salvo, ma un’altra ondata ha spinto il trattore dentro un fosso. E’ stato perciò necessario richiedere l’intervento dei vigili del fuoco, i quali hanno usato l’elicottero per evacuare tutti. In seguito, i sei carabinieri sono stati ricoverati presso gli Ospedali di Bentivoglio e Maggiore di Bologna per gli effetti dell’ipotermia.

Il maltempo sferza l’Emilia-Romagna, in particolare la Bassa Bolognese dove il fiume Reno ha rotto un argine e ha allagato campagne e abitazioni. A Castel Maggiore, ha spiegato all’Ansa Maurizio Mainetti, direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, la situazione “più impegnativa”. Evacuate diverse famiglie tra Castel Maggiore e Argelato.

La criticità è molto alta sui fiumi del Reggiano, del Modenese e di Bologna, tanto che l’allerta meteo è stata elevata a ‘rossa’ per oggi e tutta la giornata di domani, 3 febbraio, sulla pianura emiliana orientale e sulla costa ferrarese per criticità idraulica.

Già dalla serata di ieri diversi allagamenti e smottamenti hanno interessato dalla serata di ieri, 1 febbraio, alcune zone del Bolognese, in particolare sull’Appennino, a causa delle piogge e della piena dei fiumi, e nella periferia del capoluogo emiliano dove sei famiglie sono state evacuate in via precauzionale.

Un’allerta per il maltempo è stata emessa per la giornata sabato 2 febbraio, dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna sulla base dei dati previsionali del Centro funzionale Arpae E-R. L’allerta è arancione e gialla per criticità idraulica, idrogeologica e vento in molte zone del territorio regionale; gialla per possibili mareggiate sulla costa ferrarese.

Tutti i fenomeni sono previsti in attenuazione nelle successive 48 ore.

Le previsioni indicano piogge e rovesci di moderata intensità sui rilievi centro-occidentali nella prima parte della giornata, con una media di 70-80 mm di pioggia accumulata nelle 24 ore. Raffiche di vento di intensità superiore a 75 km/h interesseranno le aree appenniniche orientali; sui rilievi centrali e sulle aree collinari centro-orientali il vento potrà raggiungere valori superiori ai 60km/h.

L’allerta arancione per possibili piene dei fiumi interessa le zone di pianura, le colline e i rilievi delle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna (macroaree C, D, E, F, G, H). Allerta gialla per la Romagna (, sia per i bacini che per la pianura e la costa (macroaree A e B).

Per il rischio di piena di rii, canali e corsi d’acqua minori e possibili frane è allerta arancione nei bacini da Piacenza a Bologna, fino a Ravenna (zone C, E e G); allerta gialla per le province di Piacenza e Parma, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini (zone A e H, bacini romagnoli e pianura e bassa collina emiliana occidentale).

(Qui sotto il video del Secchia postato da sindaco di Rubiera Emanuele Cavallaro)

Per il vento le criticità più rilevanti sono previste in Romagna (arancione sulla macroarea A). E’ invece allerta gialla nella pianura romagnola, in montagna e collina emiliana orientale, tra Bologna e Ravenna, e montagna emiliana centrale, sui rilievi di Parma, Reggio Emilia e Modena (sottozone B1, C1, C2, E1).

Infine, l’allerta gialla è stata emessa per mare molto mosso al largo della costa ferrarese e per possibili fenomeni di ingressione marina, soprattutto nelle prime ore della giornata.

Le raccomandazioni a Comuni e cittadini. L’Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, attraverso il Centro operativo regionale e i suoi servizi territoriali di tutti gli ambiti provinciali, in stretto raccordo con Arpae E-R, seguirà l’evoluzione della situazione. Le sale operative resteranno aperte per la durata dell’evento e saranno impegnate in attività di monitoraggio e raccordo con amministratori locali e strutture operative sul territorio.

Già attivi i Centri coordinamento soccorsi (Ccs) presso le Prefetture di Piacenza, Parma e Reggio Emilia per assicurare una più efficace direzione degli interventi.

La Protezione civile regionale è in costante contatto con le principali società erogatrici di servizi pubblici essenziali, quali acqua, luce e gas, per eventuali segnalazioni di criticità.

Ai Comuni e agli enti del sistema di Protezione civile si raccomanda di attivare le azioni di pianificazione concordate a livello regionale, in base al codice colore indicato nell’allerta, per la preparazione e l’organizzazione delle strutture in caso di emergenza e l’informazione alla popolazione.

Colmi di piena. I colmi di piena nelle sezioni montane dei corsi d’acqua centro-occidentali della regione si stanno propagando verso valle, e raggiungeranno la chiusura dei bacini montani nella mattina di oggi, sabato 02/02, con livelli superiori alla soglia 2 su Taro, Panaro e Reno, e superiori alla soglia 3 su Enza e Secchia. Il persistere delle precipitazioni sui suddetti bacini, con valori di 10-15 mm nelle prossime 6 ore, alimenterà i volumi delle piene in corso da monte verso valle.