Si è costituito formalmente ieri sera 20 novembre il Comitato Liberi e Uguali di Reggio Emilia. Durante un’assemblea partecipata al Circolo Gardenia, con numerosi interventi volti a ripercorrere le fasi post elettorali e le prospettive, i presenti hanno deciso unanimemente di costituirsi come Comitato Liberi e Uguali Reggio Emilia, in linea con quanto sta accadendo in moltissime realtà nel paese. All’incontro hanno preso parte sia esponenti delle forze politiche fondatrici di LeU sia persone che si sono riconosciute direttamente nel progetto. Come portavoce del comitato sono stati nominati Silvia Prodi e Roberto Pavarini.
«Questo è il primo Comitato che nasce in Emilia Romagna – commentano i promotori – e ci auguriamo che possa servire da stimolo per altre realtà locali interessate a contribuire al nuovo processo. In tutto il paese i comitati stanno nascendo dalla volontà della base elettorale di Liberi e Uguali, che intende proseguire nella formazione di un partito unitario a sinistra. Siamo consapevoli dell’estrema necessità storica e sociale di un soggetto politico forte, in grado di superare le logiche di vertice e di appartenenza che in questi mesi hanno impedito la piena realizzazione del percorso come si era delineato sia nella fase elettorale sia nell’assemblea del 26 maggio».
Il neonato Comitato invia e invita i propri membri a partecipare all’Assemblea nazionale dei Comitati LeU, autoconvocata il prossimi 24 novembre a Roma e coordinata con Pietro Grasso, dove si darà spazio agli interventi della base per arrivare a una proposta condivisa che sappia raccogliere la volontà di partite con una fase costituente di un vero e proprio soggetto politico. A questa assemblea sono stati invitati anche tutti i parlamentare di LeU, oltre a tutti i membri del Comitato Promotore Nazionale. Tutti i partecipanti si uniranno poi nel pomeriggio alla grande manifestazione nazionale contro la violenza sulle donne.
A Silvia Prodi e Roberto Pavarini è stato mandato di intervenire a Roma per riportare alcuni punti concordati nell’assemblea. In primo luogo, costruire un soggetto politico fortemente democratico, assicurando una partecipazione della base ai processi decisionali. E poi creare un processo il più possibile unitario a sinistra, in cui confluiscano le forze politiche componenti, sciogliendo quindi le formazioni esistenti per dare un chiaro messaggio di fusione ed espansione. Rivendicare infine l’uso del simbolo di LeU da parte della base, per non disperdere il lavoro fatto sui territori in campagna elettorale e nei mesi seguenti.
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Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...
Sono sempre più vergognosi senza un briciolo di pudore ,superpagati per scaldare le poltrone e non per risolvere i problemi reali della gente !
La sinistra vuole solo governare non pensa le cose importanti per gli italiani anche se non è in grado di farl: pur di avere voti […]