Per l’Anpi 25 aprile tra le polemiche

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“Le bandiere Nato sono inappropriate in questa circostanza in cui bisogna parlare di pace”.

Lo ha detto il presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi), Gianfranco Pagliarulo, presentando le celebrazioni per il 25 aprile.
“L’Anpi è presa di mira, siamo di fronte ad un assalto mediatico senza precedenti al quale corrisponde invece una situazione interna dell’Anpi esattamente capovolta”, ha sottolineato Gianfranco Pagliarulo, esprimendo “sdegno davanti a un modo di fare dibattito pubblico che non ha nulla a che vedere con i costumi della cultura liberal democratica di cui molti critici si dicono portatori”
“È giusto definire la lotta armata degli ucraini come una lotta di resistenza. Ma secondo noi sarebbe sbagliato identificare la resistenza italiana con la resistenza Ucraina”, ha aggiunto Pagliarulo”.

“Non sono putiniano. Antifascista sempre e condanno l’invasione dell’Ucraina”. Così il presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, risponde alle polemiche scatenate da suoi vecchi post. “Continueremo a condannare un’invasione sanguinosa, a sostenere il cessate il fuoco e il ritiro dei russi, a dire ‘no’ all’invio di armi: l’obiettivo è la pace, condividiamo gli appelli del Papa. Per questo manifesteremo il 25 aprile”, spiega Pagliarulo.

“Il presidente dell’Anpi non rende onore alla Resistenza. E mi dispiace per l’Anpi. Io questo Pagliarulo preferisco non ascoltarlo, mi fa male vedere dove trascina la storia dei partigiani. Leggo molto più volentieri le dichiarazioni del presidente onorario dell’Anpi Carlo Smuraglia. Tra la nostra Resistenza e quella dell’Ucraina non ci sono differenze. Un popolo invaso ha tutto il diritto di difendersi e va aiutato in questa impresa coraggiosa, anche con le armi”. Dice così al Foglio Maurizio Verona, il sindaco di Sant’Anna di Stazzema, la Mariupol d’Italia, lì dove il 12 agosto del 1944 le SS massacrarono in meno di tre ore 560 civili, donne incinte e bambini.