Radiovasca. La Grande Proletaria

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Fare peggio, diciamo la verità, non sarebbe stato facile.

Senza candidati alternativi, ma che lo fossero realmente, come dieci anni fa la Spaggiari in campo aperto contro Delrio – un ex potente sindaco del Pci a capo della Fondazione Manodori, non uno scherzo.


Senza avversari a sinistra, salvo una microlista municipalista che si è fatta notare per dire che beh certo, contro il rischio del ritorno del fassismo bisogna mobilitarsi.

Con un avversario-si-fa-per-dire dall’aria di uno appena uscito da uno spogliatoio – ah, che bella giornata, dove si va a prendere l’aperitivo?

E con un fracassamento testicolare della Grande Proletaria costretta a mesi e mesi e tavoli e tavoli e progetti e progetti di condivisione di ascolto di confronto di elaborazione comune – e poi di reincontro, e conclusioni, e rielaborazioni, e tessiture, e malloppate di brain-storming a manetta che persin fumavano i megascarichi del Malaguzzi – là dove tutti parlano a bassa voce perché in fin dei conti sempre in una sorta di santuario laico ci si trova, sebbene sciaguratamente manchino le reliquie del santo – o anzi meglio ancora, le reliquie sono liquide, come opportunamente ha insegnato Zygmunt Bauman, sono state disperse nei mille e mille linguaggi dei bambini che ogni giorno fanno la cacca un po’ più bella degli altri.


Sta finendo, se Dio vuole, sta finendo e lunedì ce ne andremo in vacanza, tutto sarà esattamente come prima, il pericoloso neofassista è stato sventato, il feroce Salatino cercherà di farsi amici ma soprattutto amiche nei corridoi della sala Tricolore, salvo mettersi composto quando transiterà l’augusta presenza della Ognibene Rossella, una con l’aria da sceriffo o perlomeno da signorina Rottenmeier, mentre Salatino chiederà invano un permesso per parcheggiare la cabrio davanti al caffè Europa e in aula, i pochi rimasti, saranno già stesi dal discorso di insediamento di Prudencio – qualcosa che avrebbe steso anche quelli della Stasi, lui d’altronde in DDR andava in colonia da bambino.




C'è 1 Commento

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  1. Guido Giannetto

    Devo dire che, ad onta del riscontro futuro, come articolo è ben fatto,… purtroppo non partecipo alla tenzone , non votando a Reggio Emilia…. Per nostra competenza , a Campegine, abbiamo già dato.. W l’ Articolo sindaco che tu peraltro ben conosci..gg


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