Se la direzione dem chiederà di verificare l’ipotesi di un accordo con M5s “vorrà dire che il Pd avrà definitivamente abdicato alla rappresentanza del mondo liberaldemocratico” e “io questa cosa non la accetterò”
E’ il pensiero di Carlo Calenda in un’intervista al Foglio in cui ha spiegato che “a quel punto sarà inevitabile lavorare a una nuova forza politica che rappresenti quel mondo orfano”.
“Una forza non alleata con il Pd”, ha sottolineato l’ex ministro dei governi Renzi e Gentiloni, “perché il Pd avrà perso ogni credibilità rispetto alle istanze dell’Italia seria, quella che lavora, studia e produce”. L’obiettivo, ha spiegato, sarebbe quello di costruire “un’offerta per i cittadini preoccupati dall’evidenza che nella prossima legislatura, in caso di elezioni, ci sarà un blocco M5s-Pd contrapposto a una destra estremista”.
Fossi Gentiloni metterei su una squadra: Boeri, Carofiglio, Cottarelli, Minniti, Zanchini, Tinagli, Ricciardi, Rossi Doria, Spicola, Bentivogli, Bombassei, Parisi e direi al paese questa è la squadra di Governo. E poi pedalare ma non allearsi con i fascisti per battere i fascisti https://t.co/zxtMLUbxN5
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) August 17, 2019
Ultimi commenti
per non parlare degli insegnanti...
Se tutta la politica fosse questa, ci potremmo candidare pure noi....
Quando il sistema del malaffare/ m..ioso viene scoperto, i topi non ballano piu', o almeno si sa di cosa campano. Perche' ai topi se chiudi