Bassa Reggiana, 8 persone denunciate per aver mentito per ottenere il reddito di cittadinanza

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Dopo una serie di verifiche, la polizia locale della Bassa Reggiana ha denunciato otto persone per aver indebitamente percepito il reddito di cittadinanza. L’attività degli agenti è stata eseguita in collaborazione con l’Ufficio demografico del Comune di Guastalla ed è scaturita dai controlli effettuati per verificare l’esistenza delle condizioni e l’effettivo possesso dei requisiti di accesso alla misura statale di sostegno economico.

L’attività investigativa ha permesso di scoprire che quanto dichiarato dai richiedenti nelle istanze presentate all’Inps non era del tutto vero: le otto persone denunciate, tutte di origine straniera e residenti o domiciliate a Guastalla, avevano infatti mentito su situazioni proprie o dei componenti del nucleo familiare pur di ottenere l’agognato assegno mensile. Nella maggior parte dei casi i richiedenti avevano falsamente dichiarato di essere residenti in Italia da almeno 10 anni; in un caso era stato rivendicato il possesso di un titolo di soggiorno (condizione essenziale per ottenere l’erogazione del beneficio) in realtà mai esistito, mentre in un altro caso ancora il soggetto è risultato essere arrivato in Italia successivamente all’emanazione del decreto legislativo che ha istituito il Rdc.

Per questi motivi le otto persone sono state denunciate alla procura di Reggio per il reato punito dall’art. 7 del decreto legislativo n. 4/2019, che prevede la reclusione da due a sei anni per i soggetti che per ottenere il reddito di cittadinanza abbiano prodotto dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non veritiere, oppure che abbiano omesso informazioni essenziali ai fini della pratica. Allo stesso tempo sono state inoltrate all’Inps le informazioni per l’interruzione immediata dell’erogazione del reddito di cittadinanza non dovuto e per l’avvio delle procedure per il recupero delle somme indebitamente percepite dagli otto soggetti.

“Quanto accaduto – ha sottolineato la presidente dell’Unione dei Comuni Bassa Reggiana Camilla Verona – testimonia l’impegno quotidiano del corpo unico di polizia locale nello svolgimento della propria attività istituzionale, volta anche a contrastare fenomeni di accesso a benefici da parte di chi non ne ha diritto, che generano un danno economico e distraggono risorse pubbliche che potrebbero essere destinate a favore di coloro che ne hanno effettivamente bisogno”.