Lo ha detto nel corso della sua relazione il procuratore generale di Bologna, Ignazio De Francisci, all’inaugurazione dell’anno giudiziario, affermando che per quanto riguarda i casi relativi ai presunti affidi illeciti in Val D’Enza, nel Reggiano, “sono circoscritti territorialmente, peraltro tutti ancora al centro di un procedimento penale giunto alla fine delle indagini e quindi pronto per la verifica dibattimentale. Tutto ciò però ha diffuso l’idea che esista un generalizzato ‘sistema Bibbiano’, complice una informazione giornalistica non sempre misurata e a volte pressappochista. La polemica politica poi ci ha messo del suo, ma su questo meglio tacere”.
Per De Francisci l’indagine reggiana, che nel giugno 2019 culminò con diverse misure cautelari, “ha avuto forti ripercussioni” sull’attività giudiziaria civile minorile del distretto e ciò ha imposto “un doveroso controllo sui casi interessati, otto”. “Due di questi sono stati definiti con decreto del Tribunale, non impugnato dai genitori, in 5 casi si sono avuti collocamenti extra familiari”.







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