La Motori Minarelli, società del gruppo Yamaha attiva nella produzione di componenti per scooter, ha richiamato – proponendo loro un contratto a tempo determinato della durata di 4 mesi – una parte di quegli stessi lavoratori che solo pochi mesi fa erano stati licenziati dall’azienda di Lippo di Calderara per una presunta "crisi del mercato".
Alla fine del 2017, dopo una vertenza durata oltre tre mesi e dopo 6mila ore complessive di sciopero dei lavoratori, 58 dipendenti della ditta bolognese avevano accettato di essere lasciati a casa a fronte di un importante incentivo economico, pari a 75mila euro. Adesso, a tre mesi di distanza dalla consegna delle lettere di licenziamento, la Motori Minarelli è stata costretta a una clamorosa retromarcia per le difficoltà incontrate nell’evadere le commesse presenti nel portafoglio ordini aziendale.
Per far fronte al picco produttivo, dunque, l’azienda non ha potuto fare altro che richiamare una parte degli ex dipendenti da poco licenziati, che torneranno alle loro mansioni almeno per il prossimo quadrimestre. Una situazione paradossale sottolineata anche dai sindacati Fiom-Cgil e Fim-Cisl di Bologna, che hanno parlato di "una realtà che a volte supera la fantasia".
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