Ha commentato così, su Facebook, il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, le offese rivolte a lui e al parlamentare del Pd Delrio e apparse sul cippo ai caduti di San Maurizio (via Emilia Ospizio), stele peraltro non nuova a simili episodi vandalici. Ha postato il primo cittadino: “Mi sono detto spesso che ignorare può essere il modo migliore per non assecondare e moltiplicare l’effetto della stupidità senza che ciò significhi indifferenza.
Me lo ero imposto anche in questa ennesima inqualificabile occasione. Perché resto convinto che l’impegno quotidiano possa trovare tante forme di concretezza.
Poi oggi, insieme alle tante manifestazioni di solidarietà, ho ricevuto questa splendida foto.
Sono i bambini della scuola dell’infanzia Gulliver. Sono loro che tempestivamente oggi sono usciti insieme ai loro insegnanti per ripulire il monumento. Quelle scritte che prima ancora di chiunque altro offendono la memoria collettiva, offendono l’identità democratica e antifascista di una città, offendono quella cultura su cui anche a costo di tremendi sacrifici si è ricostruita la libertà e la democrazia del nostro paese.
Quei bambini sono il simbolo di una città civile, sono i più autorevoli rappresentanti della migliore storia della mia città.
Quei bambini sono tutti noi, sono il futuro e la speranza di una comunità. Sono la risposta civile, educata e giusta ad ogni forma di intimidazione di stampo fascista.
Grazie e Forza Reggio Emilia”.
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