Capolavoro del romanticismo musicale tedesco, il Tannhäuser, di Richard Wagner inaugura la Stagione di Opera della Fondazione I Teatri di Reggio Emilia venerdì 18 novembre (ore 20.00) al Teatro Municipale Valli, con replica domenica 20 novembre (ore 15.30).
Fra le opere giovanili di Wagner, intreccia istanze filosofiche, spirituali e poetiche del suo tempo attraverso una storia di amore e morte ricavata da antiche leggende germaniche e dalla figura dell’omonimo poeta e cantore medioevale.
A Reggio Emilia si vedrà un allestimento dell’Opernfestspiele Heidenheim OH! in coproduzione con Fondazione Teatro Comunale di Modena e Fondazione I Teatri. Sul podio il direttore tedesco Marcus Borsch, dirige l’Orchestra dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini e il Czech Philharmonic Choir di Brno.
“Tannhäuser è romantico, estasiante, elegiaco, ma allo stesso tempo è un’opera snella, agile e leggera – commenta Marcus Bosh, il direttore d’orchestra – È ancora lontana dal modello di opera d’arte totale al quale Wagner giungerà più tardi. Irradia freschezza, energia, eleganza. Mi ricorda un Mendelssohn potenziato, con il ‘booster’ come si direbbe oggi”.
Nell’opera si ascolteranno il Landgraf di Tijl Faveyts, Tannhäuser di James Kee
Corby Welch Wolfram di Birger Radde, Walther di Martin Mairinger, Biterolf di Young Kwon, Elisabeth di Leah Gordon, Heinrich di Christian Sturm, Reinmar di Gerrit Illenberger, Venus di Heike Wessels un giovane pastore Julia Duscher.
La regia è affidata a Georg Schmiedleitner, che così racconta le sue scelte registiche: “Nella nostra interpretazione, il Venusberg è un motel, simbolo e metafora di una vita libera e senza limiti. La dipendenza dalla vita è il motore che spinge Tannhäuser, il quale non trova pace e realizzazione né con l’amante Elisabeth né con gli amici cantanti al castello di Wartburg. Tutto ciò che ottiene viene immediatamente distrutto dal suo spirito inquieto. Con la sua interpretazione vocale dell’amore, Tannhäuser provoca anche uno scandalo alla gara canora. In questo senso Tannhäuser è un riflesso del mondo moderno, veloce e inquieto. Sesso, amore, spettacolo, colpa e tormento, Tannhäuser sperimenta tutto in uno stato estremo, ma da nessuna parte questo attraversatore di confini trova soddisfazione o redenzione, alla fine rimane estraneo anche a se stesso.
Il suo percorso di vita affascina molti, così come le sue fughe e le sue esplosioni emotive. Tannhäuser non risparmia nemmeno se stesso: nel pellegrinaggio a Roma per chiedere perdono al Papa si spinge anche ai suoi limiti fisici. Il viaggio della vita di Tannhäuser non porta alla redenzione, ma alla disperazione e direttamente all’inferno. Una vita nella zona della morte”:
Firmano le scene Stefan Brandtmayr, i costumi Cornelia Kraske, le luci Hartmut Litzinger e il trucco Katja Glückler.
18 novembre ore 20.00
20 novembre ore 15.30
Teatro Municipale Valli
Tannhäuser
musica di Richard Wagner
Interpreti
Hermann, Landgraf von Thüringen Tijl Faveyts
Tannhäuser James Kee/Corby Welch
Wolfram von Eschenbach Birger Radde
Walther von der Vogelweide Martin Mairinger
Biterolf Young Kwon
Heinrich der Schreiber Christian Sturm
Reinmar von Zweter Gerrit Illenberger
Venus Heike Wessels
Elisabeth Leah Gordon
Ein junger Hirt Julia Duscher
Orchestra dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini
Czech Philharmonic Choir Brno
Direttore Marcus Bosch
Regia Georg Schmiedleitner
Assistente alla regia Georg Simonsky
Scene Stefan Brandtmayr
Costumi Cornelia Kraske
Luci Hartmut Litzinger
Maestro del coro Michal Dvořák
Nuovo allestimento
Coproduzione Opernfestspiele Heidenheim OH! Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia
Ultimi commenti
peccato privarsi di cosi' tanta bellezza...lo Skyline di Cella non sara' mai piu' come prima.
Ma il Sindaco è la Giunta, non pensano a ridurre la spesa della complessa macchina comunale, lo stipendiopolo comunale è stato classificato come la maggior
Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...