Vaccino. Donini: fidatevi. Efficacia altissima: 87% protezione contagio, 94% dai ricoveri, 95% da intensiva

Raffaele Donini assessore ER

Numeri importanti, quelli forniti questa mattina dall’assessore regionale Donini in merito alla campagna vaccinale. “Su una popolazione vaccinabile di 4.018.622, oggi abbiamo somministrato 3272080 dosi, nella quasi totalità prime dosi e in parte dosi definitive per chi ha contratto covi nell’ultimo anno e chi ha avuto il Johnson&Johnson. Di fatto, l’81,4% di chi dovremmo vaccinare ha ricevuto la prima dose”
Mancano all’appello (e alle prenotazioni) 746mila persone “alle quali rivolgiamo un appello accorato a prenotarsi per la vaccinazione o recandosi agli open day o ai punti vaccinali on the road in diverse manifestazioni pubbliche. E dal 7 settembre anche in farmacia”.

Fino a fine settembre ci sono già quasi 62mila prenotazioni. “Ma anche a loro rivolgo l’appello – ha detto Donini – a considerare l’anticipo della loro somministrazione per mettersi al sicuro dall’ondata epidemica che stabile ma c’è”.

La regione è al 71% per la vaccinazioni definitiva: oltre 2 milioni che hanno ricevuto la seconda dose. “E le dosi vaccinali non mancano”.

Sull’efficacia dei vaccini, Donini ha fornito i dati di uno studio proprio della Regione e delle aziende sanitarie regionali che in questi 7 mesi definisce una protezione dal contagio all’87% e una protezione dai ricoveri ospedalieri al 94% e al 95% per terapie intensive e decessi.” E proprio da qui il rafforzamento dell’appello a vaccinarsi: “Fidatevi”.

Nel complesso, tra fine giugno e fine agosto l’incidenza di infezioni e ricoveri nella popolazione emiliano-romagnola è molto più elevata nei non vaccinati che nei vaccinati anche se, in ambedue le categorie, si osserva un aumento dell’incidenza di infezioni e di ricoveri nella parte finale del periodo considerato, ma non per le infezioni che comportano il ricovero in terapia intensiva nei vaccinati: per questi ultimi rimane contenuta.

L’analisi per classe di età mostra che, nelle ultime 4 settimane, l’incidenza di infezioni è molto elevata soprattutto nei giovani non vaccinati (12-39 anni), mentre quella di ricoveri in reparti Covid-19 e in terapia intensiva è elevata soprattutto nella classe di età 60-79 anni e interessa in modo preponderante i non vaccinati.

L’analisi per fragilità clinica (secondo la classificazione RiskER) mostra come l’incidenza di infezioni sia molto elevata soprattutto nelle persone a basso rischio non vaccinate, mentre l’incidenza di ricoveri in reparti Covid-19 e in terapia intensiva sia elevata soprattutto nelle persone a medio ed alto rischio non vaccinate.

Il rischio relativo di infezione, ricovero in reparto e ricovero in terapia intensiva nei non vaccinati nelle ultime 4 settimane, standardizzato per età e classe di rischio RiskER, mostra come sia mediamente circa 5 volte maggiore (di infettarsi) rispetto ai vaccinati. Il rischio di ricovero in ospedale è tra 9 e 13 volte maggiore nei noi vaccinati a seconda della settimana considerata. Per quanto riguarda i ricoveri in terapia intensiva, il rischio è sempre molto più elevato per i non vaccinati, con una stima puntuale che è costantemente superiore a 10 volte nelle quattro settimane.

I decessi. Nelle ultime 4 settimane sono stati rilevati 34 decessi, di cui 20 nella popolazione over 80. I restanti 14 decessi hanno riguardato la classe di età 60-79 anni: l’incidenza di decesso è 5,8 volte superiore nei non vaccinati rispetto ai vaccinati.