La Procura per i minorenni di Bologna sta valutando accertamenti sulla tragedia della morte di Benjamin e David, i due fratelli di 11 e 14 anni che hanno perso la vita sabato 23 marzo dopo essere caduti dal balcone della loro casa all’ottavo piano di un palazzo in via Quirino di Marzio, alla periferia di Bologna.
L’ufficio giudiziario minorile, guidato dal procuratore Silvia Marzocchi, si è interessato al caso perché nel nucleo familiare (che non era in carico ai servizi sociali) sono presenti altri due minori, due bimbi più piccoli. La procura minorile svolgerà a sua volta un’indagine per valutare se siano necessari eventuali interventi di tipo civile.
Sulla vicenda, nel frattempo, la procura ordinaria ha aperto un fascicolo conoscitivo (senza ipotesi di reato e, almeno per il momento, senza indagati) in attesa degli esiti dell’autopsia disposta sui corpi delle vittime, che potrebbe fornire qualche indizio in più per fare luce sull’esatta dinamica dei fatti, che ancora non è stata chiarita del tutto.
Le indagini della squadra mobile propendono finora per l’ipotesi della disgrazia, anche se non sono ancora state accantonate altre piste. Secondo la prima ricostruzione dei fatti, quando i due ragazzini sono caduti dal balcone il padre – che al momento della tragedia si trovava da solo in casa con i due figli – era in bagno, da solo.
Poco prima, secondo il racconto del genitore, li aveva sgridati e la porta della casa era stata chiusa a chiave per non farli uscire. La sua versione è stata ritenuta attendibile dagli inquirenti.
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Hanno perso.La liberazione è vvina
si certo, infatti adesso cella diventerà meta turistica di alto livello....
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