Venerdì 29 marzo al teatro S. Prospero di Reggio “Giovanna D’Arco. Guerriera, martire, donna”

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Venerdì 29 marzo alle 21 al teatro San Prospero di Reggio debutterà lo spettacolo “Giovanna D’Arco. Guerriera, martire, donna” della compagnia Il Fortunale: la rievocazione del lungo processo a Giovanna D’Arco, conclusosi con la condanna per stregoneria, viene rivisitato per dare voce alle donne del nostro secolo, per rappresentare – secondo la compagnia – “una realtà che ancora oggi non consente di affermare che tra i due generi vi sia una vera parità”.

1429: Giovanna d’Arco, al culmine della sua popolarità, tenta invano di strappare Parigi al dominio inglese durante la guerra dei Cent’anni, ma viene sconfitta. A seguito della disfatta viene arrestata e sottoposta a un estenuante processo da parte dell’Inquisizione. Il risultato di questa prigionia sfocia in deliri mistici e riflessioni con sé stessa, da cui deriva una rinnovata presa di coscienza e una determinazione che la portano al rogo.

“Le violenze, le disparità, le continue discriminazioni che subiscono le donne – spiega Alessandra Carrara – vengono qui vissute dalla famosa pulzella che guidò l’esercito di Francia. Una ragazza guidata dalla sua coscienza, e ispirata da Dio, messa alla gogna da uomini schierati: alcuni con lei, la gran parte contro di lei. Oggi viviamo in un mondo dove la parità tra uomo e donna è ancora lenta ad affermarsi e, in alcuni paesi, troppo lontana dalla realtà. Molte conquiste sono però state raggiunte e per arrivare fin qui hanno combattuto “eserciti” di donne, ma al loro fianco non bisogna dimenticare l’appoggio di quegli uomini che hanno creduto in tutto ciò”.

“Purtroppo però ancora molti uomini si sentono minacciati dall’autonomia femminile e pensano di poter esercitare il loro potere sulle donne, tanto da trattarle non come persone ma come “oggetti” di loro proprietà, come non si merita di essere trattato alcun essere vivente. Perché le donne devono essere mandate al rogo e sacrificate prima di essere ascoltate ed essere considerate pari agli uomini? Perché ancora oggi, a secoli di distanza, si uccidono ancora donne il cui unico peccato è spesso quello di aver creduto nell’amore di un uomo?”.

Giovanna D’Arco “fu la vittima sacrificale di interessi politici, ma anche di una cultura che vedeva nell’autonomia e nella capacità femminile di essere autorevole e determinata, di tener testa agli uomini, un pericolo per la supremazia maschile nella gestione del potere. La sua storia insegna, ma c’è ancora molto da imparare”.