Silk Faw, il progetto dello stabilimento di Villa Gavassa continua a fari spenti, nel buio. Martedì è stato rinviato (di fatto sine die) anche l’appuntamento in Regione per la solidarietà dei sessanta dipendenti.
I sindacati avevano annunciato l’incontro a Bologna con l’assessore allo Sviluppo Economico Vincenzo Colla per aiutare i lavoratori del gruppo internazionale sino-americano che dovrebbero ricevere ancora quattro mensilità arretrate dello stipendio, ma il summit è poi slittato a martedì prossimo. L’amministratore delegato di Silk Faw, Giovanni Lamorte, avrebbe comunque rassicurato i dipendenti dicendo che l’accordo si troverà, con i dipendenti che lavorerebbero un solo a giorno a settimana e l’azienda che andrebbe a coprire la differenza su quel che è stato patuito.
Nel frattempo tutto tace per quanto riguarda il rogito del terreno di Villa Gavassa, che era stato fissato per il 5 agosto scorso e sul quale avrebbe dovuto lo stabilimento di bolidi elettrici la cui prima pietra avrebbe dovuto essere posata il 5 di settembre. Tanto che la Regione ha da tempo bloccato i 4,5 milioni di finanziamento pubblico nell’attesa che qualcosa si muova.
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Sarebbe meglio indignarsi per ciò che sta avvenendo in palestina, ma si sa l'ipocrisia del genere umano è incommensurabile.
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Chissà chi sarà il primo leader europeo ad andare a genuflettersi da putin quando trump inizierà a dare le carte...