Sciopero Amazon, è guerra di numeri

amazon_1

Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti parlano di adesione media del 75%, con punte del 90% in alcuni territori. “La convinta adesione al primo sciopero in Italia dei lavoratori di Amazon, richiede risposte da parte della multinazionale e l’immediata riapertura delle trattative, per arrivare a un accordo sulle richieste avanzate relative ai salari, alle stabilizzazioni e alle condizioni di lavoro”, afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. E incalza: servono “atti concreti da parte del Governo e del Parlamento”. Anche il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, sottolinea che lo sciopero è stato indetto “per ristabilire il diritto alla contrattazione aziendale, per salari adeguati e ritmi di lavoro più umani e per superare forme inaccettabili di arbitrio dell’azienda su precariato selvaggio e continui turnover di personale”. E spiega: “Sono donne e uomini che meritano rispetto: le persone non sono merci, flessibilità e tutele vanno contrattate”. Infine il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri afferma: “Siamo al fianco” di questi lavoratori e “chiediamo ad Amazon di affrontare positivamente questioni come i turni, i carichi di lavoro e la stabilità occupazionale dei lavoratori. Amazon e tutte le multinazionali rispettino il sindacato e si assumano la responsabilità sociale”.

“L’adesione dei nostri dipendenti allo sciopero di oggi è stata inferiore al 10%, mentre i nostri fornitori dei servizi di consegna ci riportano un tasso di adesione intorno al 20%”. Sono questi i dati che, secondo quanto apprende l’AGI, Amazon si appresta a rendere noti in relazione allo sciopero nazionale del personale delle strutture logistiche e di consegna indetto oggi per la prima volta in tutta Italia. “E’ una nostra priorità consegnare ai clienti mantenendo le promesse di consegna – hanno ribadito dal colosso americano dell’e-commerce – continuiamo a lavorare come sempre, nel rispetto dei nostri dipendenti ad esercitare i loro diritti”.