Ronde nere: nessuno spazio per chi calpesta la Costituzione

 «Su tutto il territorio emiliano-romagnolo non c’è spazio per i sentimenti xenofobi e antidemocratici». Lo dicono a gran voce i consiglieri regionali LeU Igor Taruffi (SI), Yuri Torri (SI) e Silvia Prodi (Art. Uno-Mdp) con un’interrogazione a risposta scritta, presentata quest’oggi, che chiede alla Giunta dell’Emilia Romagna «come intenda attivarsi per estendere a tutto il territorio il divieto di utilizzo di suolo pubblico a tutti i movimenti che non si riconoscono nella Costituzione».
 
L’atto fa riferimento ai fatti di Rimini dei giorni scorsi, quando il partito di estrema destra Forza Nuova ha tenuto, in collaborazione con l’ONR, movimento di estrema destra polacco, un convegno all’interno di un hotel della città romagnola. «A seguito dell’iniziativa – si legge nell’interrogazione – i militanti dei due movimenti si sono dati appuntamento per quelle che chiamano "passeggiate per la sicurezza", ma che risultano essere vere e proprie ronde effettuate sul territorio al di fuori di qualsiasi legittimazione».
 
Richiamando la risoluzione approvata lo scorso aprile dall’Assemblea regionale che stigmatizza «ogni manifestazione lesiva del carattere democratico della Repubblica e i comportamenti volti ad alterare la memoria storica delle vicende che hanno portato alla Liberazione», I consiglieri di Liberi e Uguali chiedono che su tutto il territorio emiliano-romagnolo non siano concessi spazi, patrocini o contributi di qualsiasi natura «a coloro che non garantiscano di rispettare i valori della Costituzione, professando o praticando comportamenti fascisti, discriminatori di ogni genere o violino le leggi Scelba e Mancino».
 
Taruffi, Torri e Prodi infine sottolineano che questi atti di "resistenza etnica" – «appellativo delirante e xenofobo» con cui Forza Nuova e ONR definiscono le proprie azioni – hanno il solo effetto di «aumentare il sentimento di insicurezza e cavalcare falsi allarmismi, con il chiaro intento di creare un clima di paura e di scontro».