Zona stazione: al Comune 2 palazzi degradati in via Paradisi e la ristrutturazione di 48 appartamenti

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Il quadrante a est della stazione ferroviaria centrale di Reggio Emilia, tra via Paradisi e via Turri, cambia volto, con un progetto e una serie di azioni sul patrimonio immobiliare attuate per la prima volta nel quartiere. L’operazione costituisce una novità nelle modalità e una svolta nelle politiche di rigenerazione urbana nella zona Stazione.

La Giunta comunale ha approvato la proposta di Manifestazione di interesse per la partecipazione all’Avviso promosso dalla Regione Emilia-Romagna (in attuazione della Delibera Cipe 127 del 2017), per la realizzazione di un Piano integrato di Edilizia residenziale sociale (Piers) in questa zona. La proposta di Piano integrato, denominata “902/abitare solidale” (dove 902 è la il numero della zona censuaria di intervento tra via Turri, viale del Partigiano e via Paradisi), prevede un ampio programma di rigenerazione urbana di edifici e aree di interesse pubblico, privilegiando il recupero edilizio e l’incremento della qualità abitativa e delle infrastrutture esistenti sia per la mobilità che per le funzioni di interesse collettivo del quartiere.

L’importo complessivo dell’intervento è stimato in 16,9 milioni di euro, di cui 5,5 richiesti in cofinanziamento alla Regione Emilia-Romagna. Il programma complessivo prevede inoltre 8,9 milioni di euro di cofinanziamento comunale e 2,5 milioni di euro di cofinanziamento a carico di altri enti, di cui 1,4 milioni da parte di Acer Reggio Emilia.

Qualora – attraverso la partecipazione all’Invito (bando) a manifestare interesse – il Comune ottenga il finanziamento regionale, sarà più agile e rapido l’avvio dell’attuazione del Piano. In caso contrario, il Piano verrà attuato, ma con tempistiche più articolate, determinate principalmente dalla programmazione a Bilancio delle risorse necessarie.

“Questo Piano integrato è un punto di svolta nelle politiche per la zona Stazione – ha detto il sindaco Luca Vecchi presentando il Piano alla stampa – in quanto aggrediamo le principali criticità del quartiere, presenti nella zona ad Est dello stesso, con un intervento pubblico forte sul piano strategico ed economico, che incide in vari campi dalla qualità urbana al tessuto sociale e culturale, è in grado di rinnovare il cosiddetto ‘mix abitativo’ e immette nuova ‘città pubblica’ con l’obiettivo di bilanciare l’alta densità della funzione privata esistente e di accrescere le possibilità di intervento delle istituzioni per il superamento di situazioni problematiche che possono insorgere nel quartiere.

“La città si misura quindi con un progetto ambizioso sotto ogni profilo. E’ una scommessa consapevole, che si affianca alla realizzazione della nuova sede del Comando di Polizia locale in viale IV Novembre, altro nuovo presidio di ‘città pubblica’. Il Comune non è solo nell’attuazione delle politiche di inclusione e qualità urbana – ha concluso il sindaco – Nella zona Stazione, la rete associativa e di cooperazione sociale, la presenza scolastica e il personale delle forze dell’ordine sono da sempre impegnati con noi. Candidiamo quindi questo progetto, che coinvolgerà anche Acer, alla Manifestazione d’interesse regionale, convinti della sua validità, per ottenere una parte del finanziamento complessivo. Che la nostra proposta sia o non sia accolta, anche se con tempistiche per forza diverse l’Amministrazione comunale metterà mano alla realizzazione del Piano, ricorrendo alle agibilità del proprio Bilancio”.

“Il quartiere della stazione centrale – ha detto l’assessore a Legalità e Coesione sociale, Nicola Tria – ha dal passato e con questo Piano ha ancora di più oggi forti potenzialità di ribaltare la ‘narrazione’, quel che si dice, sul suo conto. Si interviene sulle residenze e questo è il tema che forse colpisce maggiormente, ma non solo su questo. Si ripensa anche lo spazio pubblico e sociale. E in questo il Comune diventa attore di primo piano. Non è una conclusione, ma un inizio, un punto di svolta per questo quadrante di città”.

L’assessore alla Casa e alla Qualità dell’abitare, Lanfranco De Franco, ha illustrato i vari contenuti e aspetti attuativi del Piano, “definito dopo una analisi socio-demografica della zona censuaria, in particolare i grandi edifici ai civici 6, 8 e 10 di via Paradisi, dove l’incidenza abitativa di cittadini migranti è più alta che in altre parti della città e dove predominano le famiglie mono-componenti. Sotto il profilo delle acquisizioni immobiliari, l’obiettivo è di ottenere la proprietà pubblica di 48 unità abitative, che si aggiungeranno alla decina di alloggi già pubblici, e su questa base innestare il ‘mix sociale-abitativo’ con l’assegnazione ad esempio a nuove famiglie e studenti.

“Più in generale – ha aggiunto l’assessore – si interverrà ad esempio sul risparmio energetico, sulla qualità e il colore degli intonaci, anche per un ‘alleggerimento’ dei volumi massicci, si introdurranno nuove tecnologie, si miglioreranno le accessibilità agli spazi pubblici. La riqualificazione degli spazi pubblici del quadrante Est comporteranno l’accrescimento del verde, settori per mostre o installazioni temporanee, aree per giochi e sport, il recupero dell’area ‘sotto-ponte’ ovvero sotto al cavalcavia di viale del Partigiano e si riorganizzerà la sosta in maniera più razionale, senza modifica del numero di posti auto.

“Questo per Reggio Emilia è un ‘prototipo’, un intervento innovativo – ha concluso l’assessore De Franco – in cui è previsto altresì un lavoro di accompagnamento degli attuali residenti durante i lavori. Acer è coinvolta sia sul piano economico sia attuativo. Il nostro augurio è che questo prototipo possa godere di un virtuoso effetto moltiplicatore, ove necessario, in altre zone della città”.

Alla conferenza stampa era presente anche il presidente di Acer Reggio Emilia, Marco Corradi.

Il programma di interventi di “902/abitare solidale” rappresenta un ‘prototipo strategico’ innovativo di rigenerazione urbana e sociale, per incrementare la qualità dell’abitare, la coesione ed inclusione sociale e la sicurezza dello spazio urbano della zona Stazione, attraverso progetti urbanistico-edilizi e azioni socio-culturali.

Per l’attuazione del Piano integrato, che interessa 2,3 ettari della zona Stazione, sarà sviluppato un Programma di riqualificazione urbana, propedeutico all’attivazione del vincolo espropriativo delle proprietà private ricadenti nell’ambito del programma di interventi.

Grazie al partenariato con Acer Reggio Emilia sarà possibile rafforzare l’offerta abitativa dell’Agenzia per l’Affitto a supporto della ricollocazione dei residenti nelle unità immobiliari oggetto di esproprio e titolari di contratto di locazione, garantire le attività di accompagnamento all’abitare e mediazione sociale funzionale alle procedure espropriative previste dal Piano integrato, e di assumere le attività tecnico-amministrative in vista dell’appalto dei lavori del Piano integrato.

Il programma di interventi si attuerà attraverso sei stralci.

Il primo stralcio prevede il recupero edilizio della prima corte edilizia situata in via Paradisi, attraverso interventi di riconfigurazione delle tipologie abitative, miglioramento edilizio e riqualificazione energetica. Sarà inoltre realizzato un set di indicatori per il monitoraggio del progetto, al fine della valutazione di impatto sociale dell’intervento. È prevista la realizzazione di 18 unità abitative di edilizia residenziale pubblica e 40 unità abitative di edilizia residenziale sociale destinate a locazione temporanea e permanente, per differenti nuclei familiari e sociali (famiglie, studenti, city users).

L’intervento si caratterizza sia per la flessibilità compositiva e tipologica delle unità abitative, sia per la rilevante dotazione di spazi complementari alla residenza (co-living), che caratterizzano differenti livelli degli edifici e destinati sia ai residenti futuri sia agli abitanti e alle realtà del Terzo settore attive nel quartiere. L’ambito di intervento sarà inoltre oggetto di densificazione funzionale, con la realizzazione, nella corte interna del complesso edilizio di uno spazio dedicato ad attività ludiche per bambini, che integrerà l’offerta di spazi e funzioni per l’educativa di strada nel quartiere.

Il secondo stralcio prevede la riqualificazione funzionale ed ambientale delle aree esterne all’edificio che accoglie Binario49 e Spazio Raga, sia incrementando la qualità e le dotazioni dello spazio pubblico, sia riorganizzando le aree pedonali, i percorsi ciclabili e le aree di sosta veicolare.

Il terzo stralcio prevede la riqualificazione dell’area sportiva di quartiere in via Paradisi attraverso l’incremento delle funzioni sportive con un nuovo playground, la realizzazione di nuovi spogliatoi, la riqualificazione delle aree pedonali interne.

Nel quarto stralcio e quinto stralcio si procederà alla rigenerazione ambientale e funzionale sia dell’area pubblica situata tra il parco delle Paulonie, la scuola Elisa Lari e l’area sportiva, sia dell’area pubblica interclusa tra viale del Partigiano, via Paradisi, via Turri e l’edificato residenziale presente in quel punto. Gli interventi del quarto e quinto stralcio saranno oggetto di specifici percorsi partecipativi, aperti ai cittadini e alle realtà del Terzo settore del quartiere, propedeutici all’attivazione di concorsi di progettazione in due gradi per il riuso temporaneo delle aree, con l’obiettivo di incrementarne la qualità e l’attrattività di spazi pubblici oggi marginali e residuali.

Nel sesto stralcio attuativo, il programma di interventi prevede la riqualificazione funzionale (woonerf) di via Paradisi, incrementandone la pedonabilità e razionalizzando le aree di sosta veicolare.

Il Comune di Reggio Emilia, al fine di garantire l’attuazione del Piano integrato di interventi, procederà alla costituzione di una specifica ‘unità organizzativa funzionale’, per coordinare e gestire tutte le attività tecniche, amministrative, gestionali e partecipative per tutta la durata attuativa del Piano, in collaborazione con Acer Reggio Emilia.



C'è 1 Commento

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  1. Paolo

    Buone le intenzioni, d’altra parte l’amministrazione deve provare a fare qualche cosa, si vedrà poi se sarà il solito spreco di denaro pubblico o meno, trattasi nello specifico di imposte e tasse, più ne versi è più servizi hai, almeno così si vocifera nel settore pubblico…
    Per partire bene sarebbe interessante capire da chi vengono acquisiti i 2 palazzi e a quanto…


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