Il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi ha commentato così il risultato della tornata elettorale appena conclusa: “L’esito di questa tornata elettorale ci consegna alcuni esiti chiari: la vittoria chiara del Sì al referendum può e deve costituire una spinta importante verso un percorso di riforme che nel modernizzare l’Italia ridiano slancio alla partecipazione dei cittadini alla vita politica, riempiendo di nuovo e ulteriore significato la rappresentanza.
Sul fronte delle Regionali dopo tanti proclami del centrodestra bisogna prendere atto che le tre più grandi regioni dell’Italia hanno visto una vittoria netta e inequivocabile dei candidati del Pd e del centrosinistra: complimenti a Eugenio Giani, Vincenzo De Luca, e Michele Emiliano, per i loro risultati in Toscana, Campania e Puglia. Le percentuali che hanno ottenuto sono la dimostrazione che i cittadini vogliono essere governati da chi ha programmi seri e un radicamento sul territorio che parte dalle esigenze delle persone per formulare progetti che tengano assieme pragmatismo e una visione di futuro.
In Emilia-Romagna, prima Regione ad invertire il trend nazionale a inizio 2020 con la netta affermazione di Stefano Bonaccini, registriamo con grande soddisfazione le affermazioni di Luca Bolondi a Canossa e di Elisabetta Sottili a Luzzara, a cui va il mio personale augurio di buon lavoro in attesa di collaborare assieme su tutti i tavoli in cui i primi cittadini della provincia di Reggio sono quotidianamente impegnati.
Non di meno mi felicito però anche per quanto emerge da due importantissimi Comuni emiliano-romagnoli: Marco Panieri a Imola e Massimo Isola a Faenza hanno ottenuto vittorie davvero importanti. Le loro, così come la conferma dell’amico Mattia Palazzi a Mantova, costituiscono la prova che il vento è cambiato.
I proclami divisivi e talvolta carichi di odio non hanno pagato: lo ritengo un passo in avanti fondamentale nel clima politico generale di un Paese che ha davanti a sé sfide importantissime e delicate – l’economia e il lavoro, il fronte sanitario, l’ammodernamento del Paese, la svolta verde, un nuovo protagonismo europeo – che devono essere affrontate con competenza e senso delle istituzioni.
La pandemia mondiale che come Italia abbiamo sin qui saputo affrontare con maggiore efficacia rispetto a tanti altri contesti, pandemia che purtroppo non finisce di far sentire i propri effetti, rivela che davanti a sfide concrete e drammatiche, davanti a sconvolgimenti così radicali nella vita di tutti noi, occorre mettere al primo posto soluzioni a favore dei cittadini e della collettività, e non vacui slogan che tendono sgravare se stessi dalla responsabilità di assumere decisioni di governo complesse, sperando di lucrare qualche consenso puntando su sacche di malcontento e negazionisti.
In tempo di emergenza le soluzioni di piccolo cabotaggio sono quanto di peggio possa esserci: il Pd in questo senso si conferma forza viva e vitale del riformismo, capace di interpretare al meglio quell’esigenza di cambiamento che anima la società ma che deve peraltro sempre essere ancorata ai diritti e all’uguaglianza, radici di un partito che qualcuno preconizzava con faciloneria sconfitto soltanto pochi giorni or sono e che invece esce vincitore da questa tornata elettorale”.
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Spero non fosse Max Mara
Condivido la succinta ma chiara analisi del Signor Campani. Saltando di palo in frasca, credo di riconoscere in lui un mio esemplare alunno di prima media
Condivido la succinta ma chiara analisi del Signor Campani. Saltando di palo in frasca, credo di riconoscere in lui un mio esemplare alunno di prima media