Reggio. Polizia mortuaria diminuisce i tempi di osservazione dei deceduti

Coronavirus – I convogli dell’Esercito Italiano trasportano le salme dei deceduti per il Covid 19 da Bergamo al cimitero di Ferrara

In considerazione dell’evolversi della situazione epidemiologica, del carattere particolarmente diffusivo della pandemia e dell’incremento dei casi di contagio sia sul territorio nazionale, sia nella città di Reggio Emilia e provincia, ieri è stata emessa un’Ordinanza sindacale con la quale il periodo minimo di osservazione medico-sanitaria dei corpi delle persone decedute per infezione da SARS-CoV-2 (Covid-19) passa da 24 a 15 ore. Tale modifica si rende necessaria per ridurre il rischio di contagio da Coronavirus e rientra nelle misure di prevenzione, contenimento e cura della salute pubblica connesse all’emergenza epidemiologica sanitaria in atto, dichiarata di rilevanza internazionale dall’Organizzazione mondiale della sanità il 30 gennaio scorso.

Si precisa che tale ordinanza fa riferimento al Regolamento di Polizia Mortuaria approvato con D.P.R. n. 285 del 10/09/1990 e, in particolare, l’art 10 che testualmente recita: “Nei casi in cui la morte sia dovuta a malattia infettiva diffusiva compresa nell’apposito elenco pubblicato dal Ministero della Sanità o il cadavere presenti segni di iniziata putrefazione, o quando altre ragioni speciali lo richiedano, su proposta del coordinatore sanitario dell’unità sanitaria locale, il Sindaco può ridurre il periodo di osservazione a meno di 24 ore”. E viene assunta in seguito a comunicazione del Direttore del Distretto Sanitario di Guastalla dell’Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia, avente ad oggetto la necessità di ridurre il periodo di osservazione dei feretri rispetto alle 24 ore previste di norma.