5s contro Salati. Lui: macchina del fango

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Il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Comune a Reggio Emilia Alessandra Guatteri va all’attacco del candidato sindaco del centrodestra Roberto Salati: “Il candidato sindaco del centrodestra Roberto Salati ha un conflitto d’interessi da risolvere. Salati infatti è amministratore unico del consorzio edile società Edilgest, che ha sede nello stesso indirizzo dello studio fotografico in viale Monte San Michele. Costituito nel 2017, il consorzio Edilgest si occupa di lavori edili non specializzati, ma l’oggetto sociale comprende anche la compravendita di terreni e fabbricati. Attività questa che lo pone in un conflitto d’interessi con attività amministrative. Ogni proposta politica in campo edilizio lo vede direttamente interessato in quanto amminsitratore unico di questo consorzio.

Riguardo alle prossime elezioni comunali come Movimento 5 Stelle Reggio Emilia sosteniamo con forza la proposta dei nostri parlamentari che hanno richiesto oggi che la Commissione Antimafia segua le prossime elezioni comunali di Reggio e altre città interessate all’inchiesta ‘Aemilia’ con gli strumenti e controlli previsti. Reggio Emilia è al centro del più grande processo per ‘ndrangheta del Nord, Aemilia e come ci ha ricordato Nicola Gratteri “siamo solo all’inizio”. Va prestata da parte di tutti la massima attenzione”.

La polemica è nata in seguito a un servizio di Telereggio sull’attività di Roberto Salati, oltre a quella di fotografo, di imprenditore edile quale amministratore unico del consorzio Edilgest fondato nel 2017.

In un post su Facebook, poi, Roberto Salati spiega la sua posizione: “Ho deciso di candidarmi per fare il bene della nostra città, anche se non facevo politica non sono nato ieri e mi avevano avvertito che sarebbe partita la macchina del fango. Questa volta si può realmente cambiare questo Comune e il PD farà di tutto per screditarmi, questo non mi turba, i molti che mi conoscono sanno bene chi sono, mi dispiace invece per gli associati al consorzio edile che amministro perché da oggi il loro essere calabresi o rumeni o albanesi li fa etichettare come possibili pericolosi malavitosi. Padri di famiglia che lavorano duramente con sudore e fatica fisica, l’ultima cosa che volevo era far infangare il loro nome e cognome da parte di chi, fino agli arresti del processo Aemilia, urlava che Reggio aveva gli anticorpi, ciechi o complici non spetta a me dirlo ma alla magistratura, ma la maleducazione di voler additare migliaia di reggiani come possibili ‘ndranghetisti solo per il loro “cognome” di origine calabrese, non la posso e voglio tollerare. Da cittadino penso che il giornalismo sia un lavoro serio e da svolgere con professionalità, al di là del personale “credo” politico.

Il consorzio, che ha solo un anno di vita, non ha richiesto l’iscrizione nella “white list” semplicemente perché per i lavori svolti ad oggi dagli associati non è servito, se in futuro ci saranno appalti che lo richiederanno sarà semplicemente richiesto.

Oggi una esponente dei 5Stelle, che conosco solo dai giornali, mi accusa di avere un conflitto di interesse perché presidente di un consorzio edile che ha come oggetto anche l’acquisto e la vendita di immobili, ritengo che l’insinuazione sia infondata e ingiusta, ma la voglio comunque rassicurare, sapendo l’impegno che ho preso con questa candidatura e il dispendio di tempo ed energie che richiederà amministrare la macchina comunale, per chi come me ha sempre voluto, nelle proprie esperienze lavorative, far funzionare le cose, anticipo che da mesi sto organizzando il passaggio della mia presidenza ad altro imprenditore, al fine di consentirmi di svolgere al meglio il mandato, una scelta non presa a cuor leggero ma frutto di una decisione meditata con la mia famiglia che mi sostiene in questa nuova esperienza.

Spero veramente che questo clima di tensione venga ricondotto ad un piano di scontro politico, anche duro, ma che non etichetti migliaia di cittadini come onesti o ‘ndranghetisti, rossi o neri o altro ancora, distinzioni che lascerei a chi ha i mezzi per farlo, la magistratura e la storia.
Io mi impegnerò da Sindaco per togliere questo velo di opacità e di allusione che oggi si respira all’interno degli uffici e nello stesso PD, per rivedere una Reggio con nuove forze e voglia di fare!”.



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