Per migliorare il controllo dello smog: cittadini in campo

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Coinvolgere i bolognesi nel monitoraggio della qualità dell’aria con un percorso di ‘citizen science’ e una serie di sensori low-cost. È la proposta che arriva dal team di ‘iScape’: il progetto europeo di ricerca pensato per migliorare il controllo dell’inquinamento atmosferico e delle emissioni di CO2 nei contesti urbani.

Due appuntamenti – il primo il 15 novembre e il secondo il 10 dicembre – per un esperimento collettivo lungo tre settimane. A chi vorrà partecipare sarà consegnato un ‘citizen kit’: un piccolo sensore a basso costo capace di raccogliere dati sulla qualità dell’aria e le principali condizioni meteo-climatiche (temperatura, umidità, luce e rumore). Informazioni che, dopo essere state analizzate dal team di ‘iScape’, verranno presentate dagli stessi cittadini che avranno contribuito a raccoglierle. La partecipazione è gratuita (basta iscriversi online): entrambi i workshop si svolgeranno a partire dalle 14,30 al dipartimento di Fisica e Astronomia dell’università di Bologna, in viale Berti Pichat. Bologna, infatti, è uno dei sei centri urbani europei che ospita un ‘Living Lab’ del progetto iScape: la città stessa diventa così laboratorio di ricerca su cui sperimentare soluzioni innovative.

L’università e Arpae – partner del progetto – sono al lavoro in particolare su due campagne sperimentali: una dedicata al ruolo degli alberi come “sistema di controllo passivo”, in grado di migliorare il confort termico ed avere impatti sulla qualità dell’aria nell’ambiente urbano; l’altra pensata invece per valutare l’efficacia delle vernici fotocatalitiche applicate agli edifici.

I nostri voti


Sensibilizzazione all'ambiente
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Coinvolgimento i cittadini
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Sperimentazione di soluzioni innovative
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