Era stato candidato al terzo posto nel listino plurinominale di Modena-Ferrara, dopo Piero Fassino e Paola De Micheli, una posizione considerata difficile, scomoda, se non quasi impossibile per esere eletti. Ma il complesso Rosatellum bis, con i suoi calcoli complessi, ha aperto le porte del Parlamento al sottosegretario della Regione e responsabile organizzativo del Pd, l’ex sindaco di Casalgrande Andrea Rossi.
"Partiamo da un presupposto – ha detto lui – rinuncerei volentieri al mio seggio per un risultato diverso del Pd. Il partito viene prima di qualunque questione personale. Nei prossimi girni in accordo con il presidente Bonaccini rassegnerò le dimissioni.
Per i meccanismi alquanto contorti della legge elettorale per l’elezioni di Rossi manca ancora l’ufficialità, ma la partita di fatto è chiusa.
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Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...
Sono sempre più vergognosi senza un briciolo di pudore ,superpagati per scaldare le poltrone e non per risolvere i problemi reali della gente !
La sinistra vuole solo governare non pensa le cose importanti per gli italiani anche se non è in grado di farl: pur di avere voti […]