Impianti da sci. Impianti sciistici aperti per Pasqua sulle piste del Cimone, sull’Appennino Modenese, nel cui comprensorio sono caduti oltre 30 centimetri di neve. Dal 18 al 22 aprile, nella stazione di Passo del Lupo, saranno in funzione le piste: Nord Funivia, Direttissima Paletta, Nord Beccadella, Sud Beccadella, Belladonna, il Camposcuola Betulla, e la pista Faggio.
Viste le imminenti feste pasquali, durante le quali è previsto bel tempo – spiega una nota del consorzio stazione invernale del Cimone – oltre ad accontentare i numerosi possessori di abbonamenti stagionali, saranno praticati prezzi scontati con un particolare riferimento alle famiglie, i bambini fino ai 10 anni scieranno gratis se un adulto acquista lo skipass.
Piste aperte anche sulla Nuda al Passo del Cerreto, a Collagna di Reggio Emilia, dove la neve, come sul resto delle cime appenniniche è tornata a cadere nei giorni scorsi.
Mare. Con 1.620 strutture alberghiere aperte e funzionanti, per un totale di 262mila posti letto (comprensivi anche di quelli messi a disposizione da campeggi, villaggi vacanze e appartamenti turistici) è tutto pronto in Riviera e nell’entroterra romagnolo per le vacanze pasquali e i ponti di primavera 2019.
A una ricca offerta ricettiva, ristorativa e di servizi di spiaggia, unita alla proposta dei parchi tematici e al cartellone di eventi, si aggiungeranno oltre 1.200 ristoranti, pubblici esercizi e aziende agrituristiche. Attiva, anche se non ancora aperta, una buona parte dei 1.430 stabilimenti balneari della costa che, se sarà possibile per le condizioni meteo, metteranno a disposizione dei turisti i loro servizi.
Secondo l’Osservatorio Trademark Italia e Sigma Consulting, le proiezioni indicano, rispetto al 2018, un avvio di stagione più dinamico e proficuo per gli operatori: si stima infatti “che del milione e mezzo di viaggiatori del periodo pasquale il 26% alloggerà nelle strutture ricettive della Romagna”. Per l’Osservatorio la stima di spesa per il weekend di Pasqua dovrebbe attestarsi sui 160 euro al giorno a persona (circa il 10% in più del 2018) mentre la durata di queste brevi vacanze appare stabile: il 13% degli italiani trascorrerà fuori casa una sola notte, il 31% due notti, il 28% 3 notti. Solo il 5% progetta di restare lontano da casa almeno 6 notti.
“Un’ottima premessa per un’altra stagione ad alto impatto economico su tutta la filiera del comparto turistico – commenta l’assessore al Turismo dell’Emilia-Romagna Andrea Corsini – città d’Arte, Terme, Appennino Verde e Riviera giochino le proprie carte, quelle che sono da sempre la chiave del successo del nostro territorio: ospitalità, autenticità e servizi. Buon lavoro a tutti gli operatori e ai lavoratori del comparto turistico”.
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Hanno perso.La liberazione è vvina
si certo, infatti adesso cella diventerà meta turistica di alto livello....
Ma a nessuno ha infastidito la sorridente e gioiosa presenza del Sindaco e dell'Assessore Bonvicini all'abbattimento di quel monumento dello spreco di risorse pubbliche e […]