Modena. Ridurre l’Iva sugli assorbenti, ok dal Consiglio comunale all’odg

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Sollecitare l’approvazione di una legge che riduca al 4 per cento l’Iva sugli assorbenti, la cosiddetta “tampon tax”, attualmente al 22 per cento. È questo l’obiettivo dei due ordini del giorno approvati dal Consiglio comunale di Modena, nella seduta di giovedì 15 luglio, su proposta dei gruppi di maggioranza e di Lega Modena.

Entrambi gli ordini del giorno evidenziano come, in Italia, sugli assorbenti si applichi l’aliquota Iva ordinaria del 22 per cento, la stessa prevista anche per i beni di lusso. La richiesta di abbassamento fino al 4 per cento, cioè fino all’aliquota prevista per i generi di prima necessità, si spiega nelle mozioni, si fonda sul fatto che “le mestruazioni non sono una scelta né, tantomeno, un lusso”. La riduzione dell’aliquota, inoltre, non andrebbe a vantaggio soltanto delle donne che ne usufruirebbero direttamente ma avrebbe ricadute positive anche sulla spesa complessiva delle famiglie.

L’ordine del giorno dei gruppi di maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Modena civica, Europa verde-Verdi), presentato dalla prima firmataria Irene Guadagnini (Pd) e approvato all’unanimità, nel dettaglio, invita l’amministrazione a sostenere la campagna nazionale dell’associazione per l’uguaglianza tra i sessi Onde rosa (formata da ragazze e donne tra i 14 e i 30 anni) che sul tema ha indirizzato una petizione al governo. Invita, inoltre, a proporre una campagna di informazione e sensibilizzazione sull’uso di prodotti riciclabili e lavabili.

La mozione di Lega Modena, presentata da Beatrice De Maio, è stata approvata con il voto a favore di tutti i gruppi (Pd, Sinistra per Modena, Modena civica, M5s, Forza Italia, Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia) escluso Europa verde-Verdi che ha espresso voto contrario. Il documento, in particolare, pone l’attenzione non solo sugli assorbenti femminili ma anche sui pannolini per bambini e sui pannoloni per anziani e disabili, che, come gli assorbenti, “sono una necessità e quindi da considerare al pari dei beni primari”.

Entrambi gli ordini del giorno, infine, invitano l’amministrazione a verificare con le Farmacie comunali la possibilità di applicare prezzi contenuti e promozionali sui prodotti igienici femminili.

Come ha ricordato la consigliera Guadagnini, le farmacie comunali hanno già azzerato l’Iva sugli assorbenti dallo scorso 7 giugno e fino alla fine di quest’anno: “Con l’approvazione di questi ordini del giorno vogliamo contribuire a far sì che azioni lodevoli come questa non rimangano iniziative singole ma vengano superate da interventi definitivi e ad ampio raggio. Spronando il parlamento a eliminare una disparità economica che ricade sulle donne – ha aggiunto la consigliera – la politica locale dimostra di essere più lungimirante, giusta e coraggiosa rispetto a quella locale”. “E questa è una lotta che deve essere combattuta non solo dalle donne ma da entrambi i generi – ha sottolineato Alberto Bignardi – anche per dare un aiuto a chi non può permettersi l’acquisto di questi prodotti”.

Beatrice De Maio (Lega Modena) ha ricordato che le difficoltà economiche causate dalla pandemia “hanno colpito anche l’acquisto di beni di prima necessità”. L’obiettivo della proposta, ha sottolineato, “è ristabilire un equilibrio nelle aliquote Iva perché assorbenti e pannolini sono beni essenziali e non è accettabile che in un paese civile siano tassati al 22 per cento”.

Dello stesso parere anche Camilla Scarpa (Sinistra per Modena): questa aliquota, ha detto, “è un ulteriore ostacolo che le donne incontrano, nei grandi eventi della vita come nelle piccole cose tra le quali, appunto, gli assorbenti che in molti paesi europei vengono fornito a prezzi più accettabili o gratis. Anche da questo Consiglio – ha aggiunto – deve arrivare il richiamo che il ciclo non è un lusso, che la povertà mestruale è una realtà, e che è arrivata l’ora di abbattere l’Iva”.

Paola Aime (Europa verde-Verdi) ha motivato il voto a favore della mozione di maggioranza e quello contrario a quella della Lega affermando che nella prima si pone attenzione al problema ambientale, “suggerendo l’utilizzo di prodotti riciclabili invece di quelli usa e getta. Attenzione che manca nell’altro ordine del giorno”.