L’addio alla partigiana Aude Pacchioni, simbolo della Resistenza a Modena

22 aprile 2017 sindaco Muzzarelli e Aude Pacchioni dellAnpi

Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli: autentica “Madre della Repubblica”. Un patrimonio per tutta la comunità modenese, un punto di riferimento per chiunque volesse ispirare la propria attività politica e l’impegno nelle istituzioni ai valori di libertà e democrazia. Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ricorda così Aude Pacchioni, scomparsa all’età di 94 anni dopo una vita “spesa al servizio del bene comune”, prima come partigiana poi con l’attività politica, come consigliera comunale e assessora, contribuendo, tra l’altro, alla nascita del primo asilo nido in città, nel 1969, e alla costruzione del modello di welfare che ha caratterizzato le amministrazioni locali del territorio e ha visto il suo impegno continuare negli anni. “Parlare di Aude – spiega Muzzarelli – significa per me parlare di una persona di famiglia, una di quelle che hai sempre amato. Il bene comune era al centro della sua vita: la valorizzazione della comunità, la sua crescita e il ruolo di tutte e tutti per la conquista della democrazia e dei diritti, passo dopo passo. Era consapevole – aggiunge il sindaco – che avremmo vissuto meglio solamente mantenendo le conquiste ottenute con tanti sacrifici, a partire dalla stagione della Resistenza: i diritti, il lavoro, il ruolo delle donne nella società, il rispetto e l’amore per le istituzioni democratiche”. Muzzarelli ricorda come “non avesse ancora 17 anni quando, con l’Armistizio dell’8 settembre 1943, la cascina familiare divenne un rifugio per soldati sbandati, feriti e fuggitivi dal campo di concentramento e transito di Fossoli. Poco dopo iniziò l’attività clandestina con il Cln e militò nella brigata partigiana Diavolo con il nome di battaglia di Mimma”.
Nel Dopoguerra si impegnò a livello sindacale, a favore di braccianti e mondine con la Federmezzadri, e in politica nel Pci. Venne eletta consigliera comunale la prima volta nel 1956 e riconfermata fino al 1985. Per dieci anni, con il sindaco Alfeo Corassori, fu anche assessora a Sanità e Servizi sociali, poi assunse le deleghe a Bilancio e Patrimonio, con il sindaco Rubes Triva. Fu assessora anche con i sindaci Germano Bulgarelli e Mario del Monte. Dal 1986 ha guidato l’Azienda per il Diritto allo studio e poi, fino all’estinzione del 2016, l’Opera pia “Casa di riposo”. Per vent’anni, tra il 1999 e il 2018, ha presieduto l’Anpi provinciale e nel 2003 il presidente Carlo Azeglio Ciampi, le ha conferito l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica.
“Aude era un grande patrimonio per tutta la comunità modenese, un’autentica Madre della Repubblica – continua Muzzarelli – e rappresentava un riferimento per tutti noi che sapevamo di potere sempre contare sui suoi consigli lucidi, ispirati alla storia democratica di Modena, con i valori di democrazia e libertà a guidarla per tutta la vita. Quei valori erano nel suo cuore e sono la sua preziosa eredità, insieme all’antifascismo, che è memoria ed è al contempo il suo lascito per assicurare che quel passato non torni. Così com’era sensibile e intelligente nella vita pubblica, sempre disponibile per la comunità – conclude il sindaco -, lo era anche in quella privata, composta per la perdita del figlio e l’amore espresso per il nipote”.

Il ricordo in Consiglio comunale. La figura di Aude Pacchioni sarà ricordata giovedì 14 gennaio in Consiglio comunale a Modena. Lo annuncia il presidente Fabio Poggi che, in un messaggio di cordoglio a nome di tutti i gruppi consiliari, ha sottolineato il suo lungo impegno come amministratrice pubblica caratterizzato “da una forte determinazione e grande apertura e capacità di dialogo”.

Aude Pacchioni è stata eletta in Consiglio comunale la prima volta nel 1956 ed è stata confermata, ininterrottamente, in tutte le elezioni fino al 1985. In quei trent’anni ha ottenuto incarichi come assessore con i sindaci Alfeo Corassori, Rubes Triva, Germano Bulgarelli e Mario del Monte.

Il presidente della Provincia di Modena Gian Domenico Tomei. «Un simbolo della Resistenza partigiana, protagonista della ricostruzione postbellica e della nascita del modello emiliano di welfare; un esempio di tenacia, lungimiranza e impegno al servizio della giustizia sociale e dei più deboli». E’ il ricordo del presidente della Provincia di Modena Gian Domenico Tomei nell’esprimere il proprio cordoglio per la scomparsa di Aude Pacchioni.
«Nelle numerose volte in cui ci siamo visti, in questi anni, mi ha sempre colpito quanto, Aude, fosse tenace e vitale e, nonostante una storia solcata dal dramma della guerra, sia sempre stata una persona attenta a seminare per il futuro. Spesso – continua Tomei – la cerimonia del 25 aprile era l’occasione per scambiare qualche considerazione sulla società di oggi, e Aude non mancava mai di pensare al domani, ai giovani, alla comunità che avrebbe voluto lasciare alle nuove generazioni».
Il sistema dei servizi sociali, ricorda Tomei, «a partire dagli asili nido, tuttora eccellenze riconosciute a livello internazionale, l’attenzione e la sensibilità, come amministratore pubblico, affinché la ricostruzione e il tumultuoso sviluppo degli anni ’60 fossero all’insegna dell’equità e delle opportunità per tutti, a partire dalle donne, rappresentano i tratti distintivi del suo impegno; un’eredità culturale ancora oggi fonte di ispirazione e un esempio di impegno politico rivolto interamente al servizio della comunità e dei giovani, a cui ha dedicato gran parte della sua vita, nell’educazione sociale, nel rispetto del prossimo, nella ricerca della verità storica di una stagione che ha segnato indelebilmente il nostro Paese e le nostre terre».

Il cordoglio del sindaco di Soliera Roberto Solomita. Alla notizia della dipartita di Aude Pacchioni, il sindaco Roberto Solomita esprime profondo cordoglio a nome dell’amministrazione comunale e della cittadinanza solierese: “La notizia della scomparsa di Aude Pacchioni colpisce in modo particolare la comunità solierese.

Aude infatti era nata qui il 18 dicembre 1926 e ha sempre coltivato un rapporto di calore e attenzione con il suo paese natale dove vive ancora parte della sua famiglia, a cui vanno le nostre più sentite condoglianze. Ai nostri ricorrenti inviti a partecipare ad eventi sulla memoria, Aude ha sempre risposto con estreme disponibilità e generosità, offrendo la credibilità della sua presenza. A Soliera Aude ha vissuto gli anni della giovinezza, della guerra e della Resistenza, esperienze fondanti della sua parabola umana e della sua personale statura etico-morale. Soliera – e per essa questa amministrazione – si impegna a promuovere la memoria della sua figura fra i suoi esempi più luminosi.” Come recita la nota dell’ANPI, “Aude Pacchioni era cresciuta in una famiglia di piccoli coltivatori diretti da papà antifascista e mamma cattolica praticante, e negli anni di guerra scelse presto da che parte stare. Con l’Armistizio dell’8 settembre ’43 la cascina familiare in via Lama divenne un rifugio per soldati sbandati, feriti e fuggitivi dal campo di concentramento e transito di Fossoli. Dopo aver frequentato la scuola fino alla terza ”avviamento”, appena diciottenne, Aude lavorava come impiegata pendolare alle fonderie Rizzi di Modena. Ai primi bombardamenti il papà la tenne a casa, ma subito iniziarono i suoi contatti e il lavoro clandestino con il Comitato di Liberazione Nazionale. Col nome di battaglia “Mimma” militò nella brigata partigiana “Diavolo” che aveva sede a Carpi, occupandosi delle attività di segreteria, soprattutto delle SAP (Squadre di azione patriottica). A seguito dei bandi di reclutamento emessi dalla Repubblica di Salò, fu poi incaricata dal CLN di prendere servizio al Comune di Soliera al fine di fornire alle famiglie dei giovani dei dintorni saliti in montagna false certificazioni che attestassero la loro presenza al fronte. Così poterono essere evitate perquisizioni e razzie da parte dei tedeschi e dei fascisti. Nei giorni della Liberazione, Aude comprese che il suo impegno doveva continuare per la ricostruzione del Paese, non solo materiale, ma anche politica e morale.”

Fava e Bortolamasi “Aude fu capace di costruire la nostra storia”, i segretari provinciale e cittadino del Pd Davide Fava e Andrea Bortolamasi. Il segretario provinciale del Pd Davide Fava e il segretario cittadino del Pd modenese Andrea Bortolamasi ricordano con grande affetto e immenso rimpianto Aude Pacchioni. “Per noi tutti Aude Pacchioni era un simbolo, per il suo coraggio, per la sua lungimiranza, per la sua determinazione. La sua biografia racconta di scelte di vite perseguite sempre nell’interesse della collettività, prima come partigiana, poi come sindacalista, e poi ancora come amministratore locale, sempre dalla parte delle donne e dei più fragili. E’ lei che come assessore contribuisce a costruire, insieme ai sindaci Alfeo Corassori prima e Rubes Triva dopo, il modello di welfare che permetterà alla nostra comunità di crescere nel benessere dopo gli anni durissimi del dopoguerra. Nei racconti di chi ha vissuto quei momenti, si ricorda Aude Pacchioni che girava per la città con in borsa la lista dei bambini ammessi all’asilo o alle colonie estive, la gente la fermava per strada per avere notizie in un rapporto schietto e diretto con i rappresentanti dell’Amministrazione. Una grandissima donna, di una umanità impareggiabile, custode di valori primari, sempre attenta al dibattito politico e democratico. Indomabile anche di fronte ai grandi dolori personali che la vita non le ha certo risparmiato. Aude è stata una dei grandi modenesi capaci di costruire la parte migliore della nostra storia, una protagonista assoluta del ‘900. Aude rappresenta il coraggio e la generosità, la capacità di sacrificio di una generazione che ci ha donato libertà e benessere. Per noi, per il Partito democratico (Aude ha sempre mantenuto la sua iscrizione al Circolo di Modena Est) ma per tutti coloro che l’hanno conosciuta, ha continuato a essere presente e sempre disponibile per un consiglio, uno scambio di vedute, un incoraggiamento, fino all’ultimo. Oggi siamo tutti più soli. Le nostre più sentite condoglianze alla nuora Chiara Barani e al nipote Giovanni Guerzoni”.

La Cgil di Modena. È morta stamattina Aude Pacchioni, all’età di 94 anni, staffetta partigiana, una vita impegnata per la sua città con vari ruoli nella vita politica e pubblica dal dopoguerra ad oggi.
Agli esordi della sua carriera politica è anche componente dell’Udi modenese e sindacalista della Federmezzadri nazionale della Cgil. È stata membro della Commissione femminile della Federazione comunista modenese e nell’VIII congresso è stata eletta nel comitato centrale del PCI. Nel ’56 è eletta consigliere comunale a Modena e ininterrottamente sino al 1985. È stata, fra gli altri, anche assessore alla Sanità e Servizi sociali e poi anche al Bilancio e al Patrimonio.
Nel 1999 è stata presidente dell’Anpi modenese sino al 2018, incarico che ha ricoperto con prestigio e autorevolezza e molto ascoltata anche a livello nazionale.
Nel suo ruolo di presidente dell’Anpi modenese ha spesso condiviso con la Cgil e le associazioni democratiche della società civile, le battaglie per la difesa della democrazia, dei diritti, della libertà dei valori di giustizia sociale e contro ogni deriva xenofoba è razzista, e con uno sguardo sempre rivolto al futuro.
La Cgil la ricorda come una delle persone pubbliche che ha più contribuito alla trasformazione sociale economica e politica dell’attuale società di Modena.
Aude Pacchioni va ricordata per la coerenza del suo impegno per una società più giusta e pienamente democratica, per la sua curiosità verso le nuove generazioni. Quando lasciò la presidenza dell’Anpi alla vigilia del suo 92esimo compleanno, lo fece proprio nell’ottica di valorizzare le generazioni più giovani.
La Cgil la ricorda come una compagna appassionata, generosa e sempre in prima fila per una società più giusta, equa, inclusiva e rispettosa dei diritti di tutti.

Lo Spi Cgil Emilia-Romagna. “Con Aude Pacchioni perdiamo una grande protagonista della Memoria. Aude è stata non solo una partigiana ma una donna che ha sempre cercato il dialogo con i più giovani perché, come diceva spesso nei suoi interventi, la Resistenza è stato il secondo risorgimento italiano e senza i valori della democrazia e dell’antifascismo questo sarebbe un Paese diverso”.
Con queste parole Marzia Dall’Aglio, segretaria regionale Spi-Cgil e responsabile del coordinamento donne pensionate ER, ha espresso il ricordo e il cordoglio del sindacato pensionati della Cgil per la scomparsa di Aude Pacchioni, presidente Anpi Modena. “Il sindacato pensionati emiliano-romagnolo – ha ricordato Marzia Dall’Aglio – ha spesso incrociato il suo percorso con l’attività di Aude Pacchioni nelle tantissime iniziative fatte con gli studenti sul tema della trasmissione della Memoria, non solo della Resistenza ma anche del dopoguerra, di cui Aude fu una figura di grande rilievo nella nostra regione”.

Piero Fassino: “Nella vita di Aude c’è la storia del nostro Paese”. “Nella vita di Aude Pacchioni c’è la storia del nostro Paese e di quelle donne che con coraggio generosità, dedizione hanno combattuto per restituire libertà all’Italia e poi hanno costruito la democrazia facendone diventare protagoniste grandi masse.

Partigiana, sindacalista, amministratrice con i sindaci Corassori, Triva, Bulgarelli e Del Monte, dirigente di partito, ha dedicato ogni sua energia al bene della comunità modenese. E ancora in questi ultimi anni da presidente dell’Anpi di Modena è stata in prima linea nel contrastare ogni forma di rigurgito neofascista, di intolleranza, di razzismo, di violenza. Grazie Aude. Ti porteremo sempre nei nostri cuori”.

I consiglieri regionali Pd Palma Costi, Francesca Maletti, Luca Sabattini sulla scomparsa della storica presidente dell’Anpi di Modena.
‘Aude Pacchioni, volto della Resistenza modenese, ci ha lasciati. Una grande donna, una politica ed amministratrice indimenticabile, lungimirante, sempre attenta al benessere dei cittadine e delle cittadine. Valori profondi di democrazia e antifascismo; una idea di “politica” e di coerenza nell’impegno quotidiano da rilanciare. Una donna che ha dimostrato con i fatti come lo sguardo femminile arricchisce tutti.

L’eurodeputata del Pd Elisabetta Gualmini: “Aude Pacchioni, donna dai profondi valori democratici”.
“Il ricordo di Aude Pacchioni è unito a quello della lotta al fascismo e dell’affermazione dei diritti delle donne. Aude Pacchioni è stata tra le fondatrici dell’idea emiliano-romagnola di welfare inteso come strumento di cittadinanza e legato alla partecipazione e alla cultura del lavoro. Donna e amministratrice dai profondi valori democratici, rimangono attualissime le sue battaglie per la realizzazione di asili nido e per l’assistenza agli anziani, ma anche per la scuola e per i diritti delle donne”.

Scomparsa Aude Pacchioni: cordoglio della Cisl. Anche la Cisl piange la scomparsa di Aude Pacchioni, a lungo presidente provinciale dell’Anpi (associazione nazionale partigiani d’Italia) di Modena.
«Ha incarnato l’antifascismo e ha dedicato la sua vita alla costruzione di una società modenese libera e democratica – dichiara il segretario generale della Cisl Emilia Centrale William Ballotta – Aude Pacchioni è stata e sarà sempre un esempio per chi, anche nel sindacato, s’impegna per il benessere non solo economico della nostra comunità».

Ciao Aude, il saluto dell’Udi. Tutti gli anni facevi la tessera dell’UDI e tutti gli anni, in quell’occasione si parlava non solo del passato, ma soprattutto del presente e del futuro. Quanti preziosi momenti, quando la tua esperienza, la tua intelligenza e la tua passione politica, alla fine ci rendeva tutte più attente e
consapevoli. L’UDI, di cui sei stata dirigente preziosa, l’ANPI di Modena a cui hai dedicato tanta parte della tua attività ricoprendo il ruolo di Presidente per tanti anni, ma tutta la città di Modena nelle
cui istituzioni hai praticato una politica coerente, generosa tutte e tutti ti ricordiamo già con
nostalgia.
E a noi dell’UDI lasciaci dire che donne come te ricoprono ancora, anche se “andate via”, un ruolo fondamentale di fissazione della memoria e di prospettive future. Sappiamo che la tua vita è stata e sarà sempre una fonte inesauribile di esempio e di stimolo.
Già ti rimpiangiamo, Aude, siamo vicine alla tua famiglia e a quanti ti hanno voluto bene. Noi ti
portiamo non solo nei nostri Archivi, che conservano tante tue parole e iniziative, ma soprattutto ti portiamo nelle nostre menti e nei nostri cuori.

Arci Modena: un esempio per tutti noi. “Aude Pacchioni è stata e resta un esempio per tutte e tutti noi, per l’impegno civico, politico e istituzionale. Abbiamo avuto l’onore di percorrere con lei un pezzo di strada, illuminati dalla sua forza e dal suo pensiero, e su quei passi continueremo il nostro cammino, portandola sempre con noi”. Arci Modena esprime cordoglio per la scomparsa di Aude Pacchioni, nella mattina di martedì 12 gennaio, figura di riferimento del mondo politico, istituzionale e associativo modenese. Dopo aver preso parte, giovanissima, alla Resistenza, ha ricoperto diversi ruoli istituzionali e come assessora, ricordiamo, ha promosso l’apertura del primo asilo nido comunale e del primo Alberto per anziani, nel 1969. Sempre guidata da spirito innovatore, con una profonda visione comunitaria e sociale, è stata alla guida dell’Anpi provinciale di Modena per vent’anni, fino al 2018. “Come Arci Modena abbiamo spesso collaborato su progetti di cultura e memoria, campagne sui diritti civili e per la tutela della Costituzione. Aude Pacchioni ha sempre lavorato per costruire una comunità aperta, solidale e dove la libertà e la Costituzione fossero rispettate. La sua scomparsa è una perdita per tutti noi. Ci stringiamo alla famiglia in questo momento di dolore”.