La lezione di Giorgio Diritti agli studenti

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“Se avete una passione, coltivatela!”, “Siate protagonisti delle vostre scelte, cercando spazi anche dove non ci sono!”, “Non aspettate che altri vi riconoscano”!
Questi gli spunti che, a partire del percorso di Antonio Ligabue, il regista Giorgio Diritti ha rivolto ai ragazzi, gli studenti di varie regioni d’Italia collegati in streaming durante il bellissimo e seguitissimo incontro moderato da Stefano Francia di Celle ieri mattina a “L’Ora di Cinema”, il Festival di cinema per le scuole organizzato da Fondazione Fare Cinema.


Dopo la proiezione di “Volevo nascondermi” il film vincitore di 7 David di Donatello, il critico cinematografico e direttore del Torino film Festival Francia di Celle ha chiesto al regista bolognese di raccontare il suo percorso di scrittura e realizzazione del film.
Oltre agli aspetti tecnici e artistici (fotografia, suono, musiche, scrittura…) e alle collaborazioni interessanti messe in atto, Diritti ha messo molto l’attenzione sull’aspetto anche dell’esperienza del “fare cinema”, che è per lui anzitutto occasione di grande condivisione di un progetto costruito insieme da persone che lavorano con un obiettivo comune.
L’incontro è stato introdotto da Mario Magnelli, preside del Liceo Gioia, partner dell’iniziativa e rappresentante del mondo della scuola a cui l’iniziativa è perlopiù rivolta (tante da tutta Italia le scuole che hanno partecipato) e da Paola Pedrazzini, direttrice di Fondazione Fare Cinema, presieduta da Marco Bellocchio.

Padri e maestri
Il ricordo di Lucio Dalla ed Ermanno Olmi

Rispetto al tema della “figura del padre” suggerita da Pedrazzini, Diritti ha sottolineato come, nell’ambito della storia di Ligabue, il suo grande vuoto umano legato all’assenza affettiva, la figura dell’artista Mazzacurati sia stata importante come “figura paterna”.
Diritti ha approfondito e ampliato la riflessione, suggerendo come nel passato il senso di comunità  fosse molto più forte e l’assenza del padre o della madre fosse naturalmente “colmata” dalla presenza e vicinanza degli altri componenti della comunità, della famiglia allargata, aspetto questo che il regista ha scoperto anche in Amazzonia (durante le riprese di “Un giorno devi andare”) dove nelle comunità indigene i bambini sono accuditi dalla comunità stessa non solo dai genitori.
Ha poi ribadito l’importanza di incontrare figure di padri, in quanto maestri fuori dalla famiglia e ha ricordato le figure per lui importanti nel suo personale percorso: da Lucio Dalla ad Ermanno Olmi.
Tante le domande degli studenti per il regista a fine incontro.
A una ragazza che ha chiesto “Che cos è il cinema?”, Diritti ha risposto: “Chiudi gli occhi… E inizi a immaginare! …. E’ un sogno! Il cinema è un’estensione del sogno (certe volte sogniamo in bianco e nero, certe volte a colori…)”

Terza giornata oggi mercoledì 26 maggio per L’Ora di Cinema!

Il programma del festival prosegue stamattina con il film “Miss Marx” (ore 9.00) seguito alle 11.10 dall’incontro con la regista Susanna Nicchiarelli moderato dal critico cinematografico Enrico Magrelli mentre nel pomeriggio (ore 15.30) è atteso Pier

Giorgio Odifreddi con l’evento inedito per il festival sui Padri Fondatori della matematica di cui si è interessato il cinema (da Alan Turing, sulla cui avventurosa vita sono stati fatti almeno due film: “Enigma” e “Il gioco dell’imitazione” a John Nash protagonista del film “A beautiful mind”).