Gelate tardive, l’Emilia: rapidi risarcimenti

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“Oltre all’impegno della Regione, abbiamo assoluta necessità che siano garantiti indennizzi nazionali, in tempi possibilmente brevi, adeguati alle imprese dell’Emilia-Romagna colpite dalle gelate e grandinate del 2023, come già avvenuto per quelle del 2020 e 2021. In passato furono stanziati circa 65 milioni. Per il valore delle produzioni e l’impatto economico e sui posti di lavoro che il comparto ha, l’ortofrutta dell’Emilia-Romagna è un’eccellenza nazionale che sta soffrendo moltissimo a causa di fattori esterni: va sostenuta e rilanciata. Vanno salvate le produzioni”. È questa, in sintesi, la richiesta dell’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, ai parlamentari emiliano-romagnoli di tutti gli schieramenti affinché intervengano, per le proprie competenze, per dare un supporto alle imprese dell’Emilia-Romagna.

Già da diversi anni il comparto ortofrutticolo dell’Emilia-Romagna è in grave sofferenza soprattutto a causa degli effetti dei cambiamenti climatici, ai quali si aggiungono i numerosi problemi causati dalle fitopatie. La situazione ha visto un reiterarsi di fenomeni che creano seri problemi di sostenibilità economica e faticano a mettere le imprese nelle condizioni di poter mantenere le produzioni.

“Esprimo tutta la mia preoccupazione, che più volte ho trasmesso anche al Governo – continua Mammi – anche ai parlamentari eletti in Emilia-Romagna, per lo stato in cui versano le produzioni dell’ortofrutta regionale duramente colpite dagli eventi alluvionali di maggio, che si sommano a una situazione già sensibilmente compromessa dalle pesanti perdite dovute a gelate tardive di aprile. Eventi che hanno interessato varie zone dell’Emilia-Romagna, e che hanno investito le produzioni ortofrutticole provocando ingenti perdite di prodotto, in particolare nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna, Ferrara, Rimini, Modena e Reggio Emilia”.

Complessivamente l’ortofrutta dell’Emilia-Romagna nel 2022 ha generato una produzione lorda vendibile di 1,2 miliardi su una superficie coltivata di 56.691 ettari. Un sistema ortofrutticolo regionale è caratterizzato da un elevato processo di aggregazione: circa il 50% dei produttori regionali aderisce a una organizzazione di produttori, a fronte di una media nazionale ed europea del 35-40%.