Foto Europea, assegnato il Premio Ghirri

La vincitrice Giulia Parlato del Premio Luigi Ghirri

Il mondo dei giovani appassionati, professionisti e operatori del settore della fotografia si è riunito domenica primo maggio ai Chiostri di San Domenico in occasione della terza giornata inaugurale della mostra Possibile, che raccoglie le sette ricerche artistiche di Marcello Coslovi, Chiara Ernandes Claudia Fuggetti, Caterina Morigi, Giulia Parlato Riccardo Svelto, Giulia Vanelli e che si è conclusa con l’assegnazione del prestigioso premio dedicato a Luigi Ghirri nel trentennale della sua scomparsa. Un vero e proprio bagno di folla ha popolato il complesso monumentale di San Domenico: con quasi 2500 presenze registrate nelle giornate inaugurali, gli spazi espositivi sono tornati a vivere insieme ai visitatori, a testimonianza del grande interesse verso l’esposizione e della voglia di tornare a vivere la cultura e l’arte in modo attivo dopo un lungo periodo di fermo.

Giovane Fotografia Italiana è un progetto promosso dal Comune di Reggio Emilia e C.P. Company, con il contributo di Reire srl. che affianca l’iniziativa dal 2018, in collaborazione con GAI – Associazione per il circuito dei giovani artisti italiani e realtà internazionali come Photoworks Festival di Brighton (Regno Unito), Festival Panoràmic di Granollers (Barcellona, Spagna) e Fotofestiwal Łódź (Polonia), oltre al festival Fotografia Europea.

La grande novità di questa nona edizione di Giovane Fotografia Italiana è stata l’assegnazione, a uno dei sette finalisti scelti per Giovane Fotografia Italiana, di un premio del valore di 4000€ dedicato al grande maestro Luigi Ghirri in virtù del forte rapporto con la città di Reggio Emilia e della collaborazione di Giovane Fotografia Italiana con gli Eredi Luigi Ghirri. Una giuria internazionale composta da Tim Clark, Adele Ghirri, Elisa Medde, Cristiano Raimondi e Carlo Sala ha decretato vincitrice la siciliana Giulia Parlato (Palermo, 1993) con la seguente motivazione: “per aver costruito un progetto di ricerca che mette in discussione e si interroga sul ruolo della fotografia e del museo nella ricostruzione storica, e il nostro ruolo e responsabilità nell’attribuire significati e gradi di aderenza con il reale.”

Il suo progetto Diachronicles racconta, infatti, lo spazio storico come contenitore immaginario in cui un’apparente raccolta di prove, apre al fantastico. In questo spazio, i tentativi di ricostruire il passato si perdono in vuoti fantasmagorici, dove gli oggetti vengono generati, usati, sepolti, dissotterrati, trasportati e trasferiti. Questa natura nomade e frammentaria di ciò che è stato, rivela come il movimento, la trasfigurazione e l’interpretazione errata degli oggetti, plasmino la storiografia e, in definitiva, il reale.

Alla premiazione, oltre alla giuria, erano presenti l’assessora alla cultura Annalisa Rabitti, l’assessora all’educazione Raffaella Curioni, i curatori della mostra Ilaria Campioli e Daniele De Luigi, Paola Picca del GAI – Giovani Artisti Italiani e, infine, Lorenza Bravetta, curatrice di Triennale Milano per Fotografia, cinema, new media.

“Reggio Emilia ha sempre creduto che attraverso questo progetto si potessero dare grandi opportunità a livello nazionale ai giovani artisti italiani – dichiara l’assessora all’educazione Raffaella Curioni -. Giovane Fotografia Italiana negli anni è cresciuta molto, sia nella partecipazione, sia nella qualità dei lavori presentati e quest’anno si è arricchita ulteriormente grazie alla convenzione firmata con il Ministero degli Esteri per portare i nostri artisti a esporre in giro per il mondo. Non era scontato, ma ci abbiamo creduto e oggi siamo diventati un punto di riferimento per la giovane fotografia italiana nel mondo.”

“Vedere così tanta gente qui, a Reggio, in fila per le mostre – afferma l’assessora alla cultura Annalisa Rabitti – riempe il cuore. Possibile, che è il titolo di questa edizione di Giovane Fotografia Italiana, da ai ragazzi e alle ragazze selezionate la speranza di potere davvero fare di questa passione un lavoro, di diventare professionisti, di avere il coraggio di intraprendere un mestiere come questo. I sette fotografi, scelti tra oltre trecento candidature, sono tra i migliori in Italia e credo davvero che sia Possibile per loro, con questo progetto, riuscire ad aprire tante porte in futuro.”


“Quando il Comune ha proposto agli Eredi di intitolare questo premio a Luigi Ghirri noi siamo stati felicissimi di accogliere la proposta – asserisce Adele Ghirri – per una serie di motivi. Io e mia sorella seguivamo già da anni la mostra di Giovane Fotografia Italiana e ogni volta ci colpiva la partecipazione di artisti e artiste che erano sì molto interessanti, ma soprattutto che proponevano uno sguardo innovativo sul panorama della fotografia italiana contemporanea. Siamo quindi doppiamente felici che il premio venga intitolato a nostro padre; non volevamo vedere progetti che dimostrassero di avere imparato la lezione di Ghirri al meglio, ma che proponessero uno sguardo autonomo, personale e che, come faceva Luigi Ghirri, fosse in grado di trasmettere una visione libera delle cose, dell’esterno, delle immagini stesse, non condizionata dai trend del momento.”


Un’altra importante novità di questa edizione è la collaborazione con Triennale Milano che, in linea con le politiche ministeriali di sostegno alla creazione contemporanea e, più nello specifico, con le azioni istituzionali previste dal Piano strategico di sviluppo della fotografia in Italia, volte a promuovere la ricerca, i talenti e le eccellenze in questo settore, intende dedicare un filone della sua programmazione culturale alla nuova fotografia italiana. In un rinnovato assetto che, al pari delle altre discipline, vede la fotografia protagonista nel Palazzo dell’Arte, nei prossimi anni l’istituzione darà spazio e voce a giovani artisti, curatori e realtà indipendenti, nell’ottica di sostenere la produzione, la disseminazione e la conoscenza della creazione fotografica italiana, favorendone la notorietà a livello nazionale e internazionale. La collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e con il Premio Giovane Fotografia italiana/Luigi Ghirri, è un primo, importante passo in questa direzione.

“Da anni Giovane Fotografia italiana porta avanti un lavoro di ricerca sui giovani talenti – afferma Lorenza Bravetta, curatrice di Triennale Milano per Fotografia, cinema, new media -, interrogandosi sulle nuove visioni e sulla sperimentazione dei linguaggi visivi. Questo impegno, così importante e ancora troppo poco sostenuto nel nostro Paese, vuole essere il nostro. Triennale Milano ha dunque deciso di avviare una collaborazione con il Premio GFI/Luigi Ghirri, come primo atto di un percorso più articolato che nei prossimi anni ci vedrà impegnati a sostegno della creazione contemporanea e della nuova fotografia italiana.”

La mostra, visitabile ogni venerdì, sabato e domenica dalle 10.00 alle 20.00, raccoglie sette progetti che, seppur diversi tra loro, riflettono, rielaborano e propongono delle interpretazioni del tema Possibile: la spinta al cambiamento, alla ricerca del possibile, alimentata da un mix sapiente di azione e immaginario, che nei giovani artisti trova una naturale espressione. L’ingresso alla mostra è libero e senza obbligo di prenotazione. Per maggiori informazioni si consiglia di consultare il sito gfi.comune.re.it e di seguire i canali social istituzionali facebook e instagram della pagina Cultura Reggio Emilia.

Giovane Fotografia Italiana è un progetto di ricerca del Comune di Reggio Emilia a cura di Ilaria Campioli e Daniele De Luigi, dedicato alla scoperta e valorizzazione di talenti emergenti della fotografia in Italia. Giunto alla nona edizione, il format prevede una open call gratuita – rivolta ad artiste e artisti under 35 – che invita a presentare una serie fotografica in linea con il concept individuato per ogni edizione. Al centro del progetto un approccio alla fotografia votato alla ricerca artistica. Una commissione internazionale seleziona i progetti che, grazie ad un contributo economico destinato agli artisti, sono prodotti ed esposti in una mostra collettiva nel programma di Fotografia Europea a Reggio Emilia. A partire dal 2018 ogni edizione vede inoltre l’assegnazione del Premio Giovane Fotografia Italiana, un riconoscimento in denaro attribuito all’artista ritenuto migliore tra i sette finalisti. Dal 2022 il premio di GFI è dedicato a Luigi Ghirri.