Filarmonica Toscanini in concerto a Parma, Modena e Bologna

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La Filarmonica Arturo Toscanini torna ad essere guidata dal suo ex direttore principale Alpesh Chauhan il 30 marzo nella sua sede abituale dell’Auditorium Paganini di Parma, l’1 aprile al Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena e il 3 aprile all’Auditorium Manzoni di Bologna per il cartellone dei Concerti di Musica Insieme.

Un modo per rinsaldare la più che decennale collaborazione fra l’Orchestra della regione emiliano romagnola e le altre due istituzioni.

Il programma, comune alle tre serate, si presenta estremamente interessante e di raro ascolto, con un brano, Città nascoste, commissionato dall’orchestra al giovane compositore umbro Fabio Massimo Capogrosso, per poi passare a Schelomo, la struggente Rapsodia ebraica del compositore svizzero-americano Ernest Bloch, che vedrà nel ruolo di solista il violoncellista Pablo Ferrández. A chiudere la locandina, l’eterea e variopinta Sinfonia fantastica di Hector Berlioz, un brano in grado di valorizzare gli interventi delle prime parti dell’orchestra. Sul podio torna dunque Alpesh Chauhan, apprezzato violoncellista lui stesso e direttore principale della Filarmonica Toscanini dal 2017 al 2020: nonostante la giovanissima età, il trentatreenne artista anglo-indiano gode di un ampio prestigio internazionale e da poco è il nuovo direttore ospite principale della Düsseldorfer Symphoniker, direttore associato della BBC Scottish Symphony Orchestra e direttore musicale della Birmingham Opera Company.

La fruttuosa collaborazione fra Alpesh Chauhan e la Filarmonica Toscanini, ha portato alla registrazione di pietre miliari del grande repertorio sinfonico, come il ciclo completo delle Sinfonie di Brahms. Dal canto suo, Pablo Ferrández ha già firmato una decina di incisioni: nel 2021 l’album Reflections ha inaugurato la collaborazione con Sony Classical, guadagnandosi un Opus Klassik Award 2021. Nel 2022 il secondo album per Sony affianca il Doppio Concerto di Brahms con Anne-Sophie Mutter e la Czech Philharmonic diretta da Manfred Honeck e il Trio di Clara Schumann, sempre con Mutter e Lambert Orkis.