È stato un inizio d’anno shock sul fronte dei costi energetici per l’amministrazione comunale di Lesignano de’ Bagni, paese di cinquemila abitanti in provincia di Parma che dal giugno del 2015 fa parte della Riserva della biosfera Unesco dell’Appennino tosco-emiliano: il comune emiliano, infatti, si è visto recapitare una bolletta da 29.169,84 euro per i consumi dei mesi di gennaio e febbraio 2022, contro i 16.421,62 euro spesi per lo stesso periodo del 2021.
Una lievitazione dei costi decisamente non proporzionale all’incremento dei consumi per l’illuminazione pubblica, passati dai 98.056 kWh dei primi due mesi dello scorso anno ai 100.170 kWh del primo bimestre di quest’anno: un aumento lievissimo a cui è corrisposta, tuttavia, una bolletta quasi raddoppiata in dodici mesi.
La situazione, che rischia di mettere in difficoltà i bilanci di un piccolo comune come quello parmense, ha attirato l’attenzione anche del segretario nazionale della Lega Matteo Salvini, che è intervenuto chiedendo al governo di agire immediatamente: “Non solo famiglie e imprese: il caro energia colpisce anche gli enti locali, con il rischio di tagli ai servizi”, ha detto Salvini, ricordando che il governo Draghi “ha già previsto delle risorse, ma la Lega è impegnata affinché sia garantito lo stanziamento di almeno altri 5 miliardi di euro”.
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