Tra gli effetti del Coronavirus anche quello di una sorta di assalto ai supermercati per accaparrarsi le scorte nel sospetto di non potere uscire di casa almeno per qualche tempo: scaffali vuoti, carrelli pieni, persino qualche litigio per accaparrarsi l’ultima confezione di acqua: è stata una domenica d’assalto ai supermercati in quasi tutte le regioni del nord Italia colpite in queste ore dal dilagare del numero dei casi, così in Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e altre regioni ancora. Con guanti e mascherine, in molti hanno riempito i carrelli con spese che possono durare anche per alcuni giorni.
Domenica nel corso della trasmissione “Che Tempo Che Fa” il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sottolinea che “non c’è alcun motivo di preoccupazione”: niente corsa all’accaparramento perché “non siamo di fronte a una carestia alimentare”. “Adotteremo tutte le misure per assicurare il costante approvvigionamento alimentare della popolazione, che deve stare tranquille, sia perché ci sarà un’assistenza sanitaria costante sia perché interverremo per gli approvvigionamenti”, dice ancora Conte. Analogo ragionamento per l’aumento dei prezzi per i disinfettanti delle mani, criticato come “speculazioni che condanniamo fermamente”.
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