Domenica le primarie: oltre 5mila i seggi

seggi PD

Dopo un percorso durato mesi, tra fase costituente e voto dei circoli riservato agli iscritti Pd, tra una settimana si chiude: domenica prossima le primarie decideranno il nuovo segretario dem. Con il voto degli iscritti di Lazio e Lombardia, posticipato per la concomitanza con le elezioni regionali, si completa il voto dei circoli sui 4 candidati: Stefano Bonaccini, Elly Schlein, Gianni Cuperlo e Paola De Micheli. Solo i primi due accedono alle primarie del 26 febbraio. E la sfida sarà tra Bonaccini, in buon vantaggio con poco più del 50%, e Schlein, che confida nella rimonta ai gazebo aperti a tutti gli elettori. Questo lunedì sera su Sky in onda il confronto Tv tra i due sfidanti.

I seggi. “Seggi inseriti fino adesso: 5289”. E’ quanto si legge nella pagina del sito Pd dedicata al ‘trova seggio’ per le primarie di domenica. Il numero è suscettibile di variazioni perché in aggiornamento, ma difficilmente si arriverà a quelli delle primarie 2019 vinte da Nicola Zingaretti. Allora i seggi furono circa 7mila. “Il numero potrà crescere ancora un po’, ma saranno sicuramente molti meno del 2019”, spiega all’Adnkronos un membro della commissione Congresso.

Nessun candidato e nessun dirigente del Pd ha fissato un’asticella sulla partecipazione alle primarie. “Quanti parteciperanno? Ci faremo bastare quelli che verranno… ma questa domanda la potete fare solo a noi perché siamo l’unico partito a far scegliere agli elettori il segretario”, ha risposto in questi giorni Bonaccini. Ma una ‘soglia psicologica’ tra i dem viene sussurrata ed è quella del milione ai gazebo. Nel 2019 furono 1 milione e 600mila i partecipanti, un numero già dimezzato rispetto agli oltre 3 milioni di votanti alle prime primarie Pd, quelle del 2007, in cui trionfò Walter Veltroni con 2.667.000 voti (75%).

Domenica prossima i seggi per le primarie saranno aperti dalle 8 alle 20. Possono votare tutti i cittadini e le cittadine italiani, servono un documento d’identità e 2 euro (chi è già iscritto al Pd può anche non versare il contributo). Possono votare ai gazebo anche i cittadini stranieri residenti in Italia, i minori dai 16 anni in su, i lavoratori e gli studenti fuori sede. Queste categorie devono pre-registrarsi (entro il 22 febbraio) sulla piattaforma delle primarie sul sito Pd, inserendo la documentazione richiesta e selezionando il gazebo della zona in cui si vive. Votano anche gli italiani all’estero, on line o in presenza se ci sono gazebo nel loro territorio: gli iscritti residenti o domiciliati all’estero che si sono pre-registrati per il voto on line sono 1.740.

Il voto on line è stato al centro di uno scontro acceso tra il fronte Bonaccini e quello Schlein. La richiesta di permettere il voto digitale era stata avanzata da Schlein con la netta opposizione della mozione Bonaccini ma anche di Paola De Micheli. La mediazione di Enrico Letta ha risolto la questione limitando il ricorso all’on line, tramite pre-registrazione con lo Spid, solo ad alcune categorie: chi abita almeno 20 km distante da un comune dove sia presente un seggio; persone impossibilitate a recarsi ai seggi per condizioni di disabilità o malattia cronica invalidante che autocertifichino tali condizioni; lavoratori che nella giornata del 26 febbraio svolgano dei turni o siano in viaggio per motivi di servizio. Gli elettori che si sono pre-registati per porter votare on line sono 1.055.

 



Ci sono 15 commenti

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  1. UCCELL0 SALVATORE

    Sono un tesserato PD del circolo di Floridia ,Siracusa. Mi trovo a Reggio Emilia, Posso votare nel gazebo di Reggio..

    • Fabio Macchi

      Sì, può andare in qualsiasi seggio di Reggio Emilia (trova l’elenco sul sito del Pd). Non conta dove si è tesserati (può votare chiunque), conta la sezione dove è iscritto nelle liste elettorali. Se la sua tessera elettorale è stata rilasciata dal Comune di Siracusa, deve farlo presente al momento del voto.


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