Domenica 22 maggio a Reggio un dialogo sulla pace in ricordo di Saverio Morselli

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Domenica 22 maggio alle 10.30, a conclusione della Festa dei parchi (una serie di appuntamenti legati all’ambientalismo e al pacifismo che vedranno protagoniste due aree verdi reggiane, il parco delle Querce rosse e il parco della Mirandola), al centro sociale La Mirandola di Reggio (in via Fratelli Bandiera 12/4) è in programma l’iniziativa dal titolo “Come diradare le nebbie oscure della pace?”.

Dopo il saluto di Lanfranco De Franco, assessore alla partecipazione del Comune di Reggio, parteciperanno al confronto il presidente di Boorea Edwin Ferrari, Pasquale Pugliese del Movimento Nonviolento di Reggio e Albertina Soliani, presidente dell’Istituto Cervi. Il dialogo sarà introdotto e coordinato dal giornalista Stefano Morselli.


“Ci ritroveremo a parlare di pace in un tempo in cui tutto ovunque sembra parlarci di guerra e di riarmo, di nuove e antiche logiche di potenza, ma in cui sentiamo ancora forte e diffusa la spinta a guardare ad altri orizzonti, specie tra le giovani generazioni”, ha spiegato Lorenzo Capitani della Libera università popolare (Lup) di Reggio: “In questa complessa dialettica tra un presente denso di interrogativi drammatici e un futuro alimentato da speranze ancora molto flebili, crediamo sia importante moltiplicare le occasioni di incontro, di dialogo, anche tra punti di vista differenti, di mobilitazione delle coscienze”.

L’incontro è stato organizzato in ricordo di Saverio Morselli, scomparso il 7 febbraio scorso all’età di 66 anni: “Un amico che tanto si era adoperato per lo sviluppo di un movimento di pace nella nostra città”, ha ricordato Capitani.

Morselli, che viveva a Reggio con la moglie Lorella e il figlio Tommaso, negli anni Ottanta e Novanta fu tra i protagonisti del movimento pacifista reggiano, prima con il Gruppo di lavoro per la pace, del quale fu co-fondatore, e poi come presidente del Cendip (Centro di documentazione e iniziative per la pace). Sulla storia del movimento pacifista reggiano e sulla sua personale esperienza di attivismo ha lasciato un’ampia testimonianza, che sarà raccolta in un libro di prossima pubblicazione. Fino agli ultimi giorni di vita è stato anche presidente della sezione Anpi Risorgimento, curando a lungo per il periodico dell’associazione la rubrica “Segnali di pace”.