Crisi La Perla, arrivate sedici manifestazioni di interesse per rilevare l’azienda

sede La Perla a Bologna – M5S

Tra il 24 gennaio e il 10 febbraio sono state sedici le manifestazioni di interesse pervenute da altrettanti soggetti industriali e finanziari in risposta all’avviso di vendita unitaria degli asset del gruppo La Perla, storica azienda bolognese di intimo e pezzo di storia della moda italiana con una tradizione di oltre 70 anni.

Alla luce dell’interesse riscontrato, in particolar modo a ridosso della scadenza dei termini, i commissari straordinari di La Perla Manufacturing hanno richiesto al Ministero delle imprese e del made in Italy l’autorizzazione a prorogare di altre due settimane la scadenza, in modo da garantire la massima partecipazione possibile alla procedura.

Una volta valutate le istanze, i soggetti che hanno manifestato il proprio interesse potranno accedere alla data room per analizzare i dati dell’azienda e i termini del bando di acquisizione – ovviamente nel rispetto della clausola di riservatezza – e successivamente formulare un’eventuale proposta vincolante di acquisto.

L’avviso di vendita degli asset del gruppo La Perla, che include il marchio e lo stabilimento produttivo bolognese, rappresenta un caso senza precedenti: per la prima volta, sotto la regia del Ministero, è stato possibile armonizzare diverse procedure concorsuali (alcune a scopo liquidatorio, di cui una nel Regno Unito, e una italiana finalizzata a individuare una soluzione industriale) con l’obiettivo di garantire una risposta per il futuro del gruppo che valorizzi, allo stesso tempo, le competenze delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti.

A commentare l’esito dell’avviso è intervenuto anche l’assessore al lavoro della Regione Emilia-Romagna, Giovanni Paglia: “Le numerose manifestazioni di interesse per La Perla, benché in una situazione economica complessa come quella attuale, dimostrano tutta la forza del marchio e il valore delle sue lavoratrici e dei suoi lavoratori. È positiva la decisione di prorogare i termini per la presentazione di ulteriori offerte, in modo che resti il più possibile aperta la strada verso un vero rilancio industriale”.

“Il doveroso allungamento dei tempi – ha aggiunto l’assessore Paglia – rende però ancora più urgente che il Ministero delle imprese e del made in Italy si impegni per la tutela delle lavoratrici, intervenendo sugli ammortizzatori sociali e garantendo la cassa integrazione per tutte, anche per quelle di La Perla Global Management e della vendita al dettaglio, oggi escluse dai provvedimenti. Non possiamo permettere che l’incertezza pesi su chi, con la propria professionalità, rappresenta il cuore dell’azienda e la chiave per il suo futuro”.



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